La Giunta Regionale delle Marche ha dato il nulla osta per la realizzazione del Ponte sul Fiume Tronto. Questo dopo le aspre critiche rivolte all'organismo Regionale suscitate dalla mancata partecipazione della Regione alla recente Conferenza dei Servizi del 30 Novembre. Il documento di presa visione è stato inoltrato al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti da parte del Dirigente del settore Urbanistica dell Regione dott. Stefano Gavezzi.

Nell'atto si rende noto che si sono constatati gli elaborati e preso atto che l'opera modificherà solo in piccola parte la situazione attuale.Ora spetterà al Ministero delle Infrastrutture autorizzare la gara di appalto.

Del ponte, della sua collocazione, del costo dell'opera il Quotidiano.it ne ha a suo tempo anticipato ampiamente le caratteristiche (vedi art.connessi). E di come fosse delle due di gran lunga il meno impellente. Ben più importante ed impegnativo realizzare quello sulla ferrovia. Ma forse troppo lungo l'iter, troppo alto il costo, troppo complesso il procedimento. Eppure, senza ombra di dubbio, a detta degli esperti, è quello il vero “tappo”.

La messa in sicurezza del Tronto è diventata ormai una vera e propria gara di appalto “politico”. Tutti ne parlano, tutti si accusano a vicenda, tutti rivendicano di essere i primi a denunciare questo o quello. ma fino ad ora nessuno ha sollevato il vero problema nella sua interezza. Ovvero la messa in sicurezza del Tronto presuppone e non può essere disgiunto da una completa realizzazione delle altre due opere che sono un impellente e necessario completamento a quella del ponte stradale. Ovvero la delocalizzazione delle infrastrutture e la costruzione del ponte sulla ferrovia.

La somma a suo tempo stanziata di 17 milioni di euro è ormai diventata un palliativo. Non bastava a suo tempo e men che meno basterà oggi. Basta per la realizzazione del ponte sulla SS16 (9 milioni e mezzo di euro). Non è certo sufficiente alla realizzazione degli altri due. Ma di questo nessuno sembra preoccuparsene. C'è invece questa corsa trasversale a realizzare il ponte stradale perchè è più veloce da fare, perchè con questo si potrà chiedere la revisione delle aree a rischio (da E4 a E3) e riattivare così l'edilizia fin qui bloccata. E siccome il tutto è fattibile alla vigilia delle elezioni può apportare voti: molti voti.

Poi ? Poi ci si ritroverà con un ponte realizzato, questo sì, ma che risolve solo un terzo dell'opera di messa in sicurezza. Poi, visto il costo delle opere rimanenti, ci si ritroverà con un pugno di euro in mano (otto milioni di euro). E con le scadenze elettorali alle porte chi si preoccuperà di reperire la somma necessaria al completamento dell'intervento nel suo complesso ? Ma intanto, grazie all'inizio dei lavori del ponte sull'autostrada con il conseguente sblocco delle aree edificabili si saranno raggranellati voti, molti voti. Ed al momento, purtroppo, sembra essere ciò che conta.