La dottoressa Enrica Mataloni premiata al Premio Internazionale Ascoli Piceno
Sant'Elpidio a Mare | Le è stata assegnata la Targa V. Fumagalli per la sua tesi di laurea Scienza, magia e simbologia nella vita e nellopera di Cecco dAscoli
di Stefania Ceteroni
Il Premio Internazionale Ascoli Piceno ha visto quest’anno tra i suoi protagonisti una giovane elpidiense.
Ad Enrica Mataloni, laureatasi in Lettere Moderne presso l’Università di Macerata lo scorso giugno, è stata assegnata la Targa “V. Fumagalli” per la sua tesi di laurea dal titolo “Scienza, magia e simbologia nella vita e nell’opera di Cecco d’Ascoli”. Il prestigioso riconoscimento le è stato consegnato sabato 3 giugno al termine del convegno “Cecco d’Ascoli: cultura, scienza e politica nell’Italia del Trecento”, svoltosi presso il Palazzo dei Capitani di Ascoli.
La giuria, presieduta dal professor Antonio Rigon, ha voluto valorizzare la tesi della dottoressa Mataloni perché “condotta con passione e cura, attenta a dare conto di tutti gli aspetti della poliedrica opera dell’ascolano. Il lavoro, pensato ed eseguito con scrupolo, si segnala in particolare per la volontà di valorizzare la non vastissima ma tutt’altro che facile bibliografia su Cecco, finendo per costituire una valida messa a punto delle conoscenze disponibili ed una lucida esposizione dei problemi ancora aperti”.
“Sono lusingata di avere ricevuto un tale riconoscimento per il mio lavoro – commenta Enrica Mataloni - anche se l’emozione più grande è stata poter conoscere personalmente Cesare Segre”. Il premio Ascoli Piceno 2005 per la medievistica è stato, infatti, assegnato a Segre, professore emerito di Filologia Romanza a Pavia e Accademico dei Lincei, per la sua attività di studioso nella cultura medievale.
Il Premio, giunto quest’anno alla sua XVII edizione, ha contato in passato sulla presenza di nomi di prestigio della cultura nazionale ed internazionale, tra cui Jacques Le Goff, Tullio Gregory, Agostino Paravicini Bagliani, e ha costituito un importante momento di incontro tra grandi studiosi e giovani ricercatori intenti a valorizzare gli affascinanti e controversi aspetti della cultura medievale, di cui Enrica Mataloni è stata quest’anno un valido esempio.
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13/12/2005
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