La sosta in città
Ascoli Piceno | La proposta del Presidente di Confcommercio Ascoli Benito Calvaresi: Prendiamo esempio dalle città che hanno risolto il problema parcheggi.
di Cav. Uff. Benito Calvaresi
Sempre nel clima di collaborazione con gli Amministratori di minoranza e di maggioranza ritengo doveroso aprire una riflessione che si collega con la sosta degli automezzi nelle zone periferiche, semiperiferiche e centrali di Ascoli Piceno e riferita ai locali, ai visitatori ed ai vacanzieri.
Per evitare che, in un periodo di vacche magre come quello che stiamo attraversando, gli acquisti conclusi nei negozi soprattutto del centro storico finiscano col costare davvero troppo a causa della multa che l’acquirente si può ritrovare sul parabrezza dell’auto regolarmente parcheggiata a pagamento, non appena si superi il “quarto d’ora” oltre l’orario indicato dal ticket emesso dal parcometro; la Confcommercio propone delle soluzioni semplici e non inventate ex novo, come di solito fanno i tuttologi “ricettaristi” che con due parole vorrebbero risolvere i problemi mondiali.
Quanto sto per asserire ci tengo a definirlo “copiato” da città dalle quali ritengo che possiamo, pescando nel nostro bagaglio di modestie, seguire i loro esempi con cui hanno risolto il problema dei parcheggi in centro, considerato che tutti i centri storici italiani sono, per lo più, accomunati dalle stesse problematiche.
A Padova, come ad Ischia, ad esempio, il pagamento della sosta nei parcheggi a raso è possibile attraverso molteplici modalità quali, tanto per nominarne due -tagliandi prepagati; - gratta park; che consentono di non avere problemi con le monete spicciole che ci mettono in crisi quando siamo di fronte al parcometro.
Ritengo di dover aggiungere altre soluzioni sempre già testate in centri come Ascoli o più grandi della nostra città: una di queste è la scheda elettronica autopark ad importo scalare ; il pagamento tramite SMS dal telefono cellulare si aggiunge a quanto sopra e questo non vuole togliere nulla ai super conosciuti parcometri.
Un altro esempio di tolleranza nei confronti del cittadino utente che parcheggi a pagamento nelle strisce blu del centro storico ed ha la “sventura” di trattenersi oltre il previsto, tanto per fare un esempio: dal medico o dal panettiere, è quello intelligente attivato a Civitanova Marche nella Piazza antistante il Comune: lì, a chi “sfora” viene lasciato un avviso di pagamento corrispondente al costo della frazione di ora non pagata all’inizio della sosta. Tale surplus andrà pagato presso la società che gestisce la sosta entro un determinato lasso di tempo (di solito una settimana) pena una “mora” che, comunque, non è mai gravosa per le tasche dell’utente, tanto quanto le multe che sovente gli ascolani ed i turisti di passaggio devono pagare per avere lasciato l’auto oltre il tempo preventivato nei parcheggi a pagamento del centro.
Quindi ritengo che applicando un approfondito studio sulla gestione dei parcheggi si possa conseguire il risultato del risparmio e, sottolineo, che un’amministrazione attenta come quella locale deve contribuire ad organizzare una serie di risparmi intelligenti per il cittadino che è sempre alla ricerca di far combaciare le sue esigenze con il bilancio familiare; resta sempre il concetto economico che ci segnalano gli americani: “No parking, no business”!
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09/11/2005
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