Offriva servizi a prostitute garantendo appartamenti, schede di cellulari, annunci sul giornale ed anche documenti qualora fosse necessario.

Il tutto, in campio di somme che andavano dai 7000 euro ai 10.000 euro al mese.

Natalia Bugulet, 42 anni, di origine moldave, con un passato di prostituta e da diversi anni in Italia, con un decreto di espulsione pendente su di se, aveva messo su una vera e propria attività attorno al mondo della prostituzione supportata da un fermano, M.B. di 45 anni.

A portare a galla il vasto giro d'affari, e a far scattare al suo polso le manette, dopo alcuni mesi di indagini e un’intesa attività investigativa portata avanti di concerto con il procuratore Baschieri e il G.i.p. Vitali Rosati, gli uomini del Commissariato di Fermo guidati da Carmine De Benedetto.

Sia la donna che il suo complice sono stati arrestai e su di loro pendono le accuse di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione e per la moldava anche il capo d’imputazione per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.