Passeggiando per le vie di Ascoli
Ascoli Piceno | Tra bellezze artistiche e cantieri, palazzi depoca e graffiti, in compagnia dei piccioni.
di Stefania Mistichelli

Al Battistero: il cantiere per sistemare la pavimentazione
A passeggiare per le vie di Ascoli, città d’arte e cultura, la sensazione predominante è quella di essere piacevolmente immersi nella storia, raccontata dai palazzi e dai monumenti, dalle strade e dalle chiese. Tutto bene dunque se non fosse che da qualche tempo non si percorra rua senza incontrare un cantiere o non si ammiri un palazzo dalla bella facciata ristrutturata senza fermarsi a leggere i graffiti “impressi a suon di bombolette spray”.
Per essere precisi, 6 i cantieri che si possono contare passeggiando lungo via del Trivio, via delle Canterine, via Sacconi e il Battistero. Tutti lavori fondamentali per la città, senza dubbio, a partire dalla dolorosa ma necessaria ristrutturazione del Chiostro di San Francesco che ha portato gli ambulanti di frutta e verdura a spostarsi momentaneamente nella ventosa piazza Sant’Agostino, novità questa che è stata difficile da digerire per tutti gli ascolani.
Per non parlare poi della situazione del nuovo manto stradale di piazza Arringo, già bisognoso di cure nei pressi del Battistero e non solo, a meno di un anno dalla fine dei lunghi lavori.
Importante sicuramente anche la ristrutturazione delle facciate dei prestigiosi palazzi in centro, se non fosse che sempre più spesso antiestetiche e spesso poco edificanti scritte spuntano sempre più numerose il mattino su ogni facciata appena “ripulita”.
“Siamo tutti fratelli” cita una di quelle che si possono leggere nella galleria Alesi, in via del Trivio. Bel messaggio davvero, ma vanno trovati altri modi per comunicarlo. Se è vero infatti che il fenomeno dei graffiti sia sociologicamente spiegabile come un’esigenza di esprimersi, diamo pure a questi (giovani?) artisti la possibilità di farlo ma in altro modo, cercando di comunicare loro un senso di appartenenza per una città che per la sua bellezza va valorizzata e curata e non imbrattata. Fantascienza? Noi speriamo di no.
Ma passiamo all’ultimo protagonista delle passeggiate ascolane: il piccione. Sempre più numerosi questi volatili prolificano, e l’abitudine di molti cittadini di nutrirli peggiora le cose. In merito a ciò si auspica tempestivo l’intervento del Comune che con mangimi che inibiscono l’ovulazione e l’utilizzo di falchi cercherà di risolvere, almeno in parte, tale fastidiosa “sovrappopolazione”.
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30/11/2005








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