Il volontariato per la salute
Ascoli Piceno | E operativo all'ospedale Mazzoni un front officegestito dalle associazioni di volontariato ascolane che operano nel sanitario. Un punto di riferimento per avere informazioni, per denunciare, protestare, commentare, vincere la solitudine.
E' partito ormai da due anni un ambizioso progetto che vede il coinvolgimento del Centro Servizi per il Volontariato, dell'Asur 13 e di tante associazioni di volontariato ascolane, da anni in prima fila contro malattia e disagio.
All'interno dell'ospedale Mazzoni ad Ascoli Piceno c’è uno sportello informativo, un punto di riferimento per discutere e magari risolvere problemi legati alla salute. Si tratta di un front office, all'interno di un locale offerto dalla Asur, disponibile due ore al giorno dal lunedì alla domenica, dove a turno si potranno incontrare i volontari dell'Avis, impegnati nella promozione del valore della donazione, a far capire che il sangue è vita e salute.
Ci sono gli operatori dell'Avulss, da sempre operativi nelle strutture sanitarie a sostegno di chi soffre, gli Amici dello Iom (Istituto oncologico marchigiano), attivi nella promozione della qualità della vita per i malati di tumore e per le famiglie.
Ci sono la Croce Verde e la Croce Rossa, professionisti del pronto intervento, persone che conoscono a fondo il sistema sanitario locale e sanno consigliare e sostenere. In prima fila anche i volontari del Tribunale dei diritti del malato, preparati per dare risposte, raccogliere denuncie e farsi portavoce del malessere degli utenti nei confronti dell’azienda.
L'Associazione diabetici ascolani (Ada) e la sezione di Ascoli dell'Associazione italiana Sclerosi multipla (Aism) sono invece a disposizione per tutelare chi soffre di queste delicate malattie ma anche di chiunque avesse dubbi e difficoltà.
Una rete di associazioni in grado di fornire servizi e consigli, consulenze e comprensione, ma anche l'esperienza di persone che ogni giorno fanno i conti con il dolore.
Spiega Alessandra Pieranunzi, presidente dell’Avulss, coordinatrice del progetto: “Nel prossimo futuro vorremmo, in accordo con l’azienda sanitaria, organizzare uno spazio proprio all’ingresso dell’ospedale, per diventare davvero un punto di riferimento per gli utenti. Tutti i volontari sono in grado di offrire una prima risposta, indipendentemente dall’associazione di appartenenza. Abbiamo frequentato momenti di formazione specifici, crediamo di poter essere un valore aggiunto rispetto al servizio già fornito dall’ospedale. Ci occupiamo inoltre di monitore continuamente le risposte che gli utenti hanno al Mazzoni, ascoltiamo i racconti e le proteste, ne parliamo con l’azienda, proviamo a cambiare le cose, con chi soffre e per chi soffre”.
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24/11/2005
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Betto Liberati