Latte contaminato. La parola ai genitori e ai commercianti
Ascoli Piceno | Nessun allarmismo, aspettando che l'autorità giudiziaria si pronunci
di Anna Laura Biagini
La parola anche a chi il latte lo vende e a chi lo compra, per farlo bere ai propri figli piccoli. Una mini-inchiesta tra consumatori e venditori, dà esito rassicurante, nessuna protesta né disagi, ma tanta preoccupazione sì. Come quella espressa da Alessandro, tecnico riparatore, papà di una bimba di tre anni, che ci spiega: “mia figlia da quando è nata beve latte delle marca incriminata, chi mi assicura che non avrà ricadute sulla sua salute? O che non accadrà ancora? Ho solo il dubbio che non ci diranno la verità”.
Tante domande questo si, ma poca agitazione. “I clienti”, racconta il Direttore del Centro Commerciale Oasi Al Battente, Dott. Giuliani, “hanno dirottato i loro acquisti su altre marche, senza disagi. D’altra parte noi, già da un po’ abbiamo riconsegnato tutte le confezioni di latte Mio, Mio Cereali e Nidina, quindi attualmente ne siamo sprovvisti. Non abbiamo nemmeno confezioni di diverso lotto e se un cliente ce le riconsegna, come è accaduto, le prendiamo indietro. Tra l’altro, un mese fa circa, c’era una offerta sui prodotti latte Nestlè, quindi non sono stati pochi quelli che li hanno resi. Ma per noi non è stato un problema”.
Collaborazione anche da Vitababy, megastore per prodotti dell’infanzia, sito in via del Commercio. La sig.a Adele, comunica che anche da loro “le confezioni sono state ritirate e attualmente non ce ne sono altre in vendita. Aspettiamo disposizioni per una nuova partita”. Nessuna conseguenza poi in altri esercizi, che trattano ancor meno il genere di prodotto, come per esempio il punto Tigre di via Oberdan, dove il fatto non ha inciso sulle vendite di latte in genere.
Tranquille anche le farmacie, come sottolinea la dott.ssa Di Girolamo della farmacia Ex Chiaretti sita in viale Croce, “non abbiamo latte Nestlè e in passato se l’abbiamo venduto, è stato solo su prenotazione”. Inoltre, come chiarisce la dott.ssa Fares della Comunale 2 di via Mari, “le farmacie, soprattutto comunali, hanno raramente latte liquido, perché la scadenza è troppo breve. Trattiamo di più latte in polvere”. Ciò non toglie che questa mattina, due agenti del Corpo Forestale hanno fatto dei controlli anche da loro. Segnale si spera, da interpretare come una scelta cautelativa, quella cioè di allargare le ispezioni solo per precauzione. Ma ci fa riflettere l’osservazione di una mamma, Sandra, dipendente pubblica e madre di un bimbo di 20 mesi, ci chiede e si chiede: “Possibile che non ci sia qualcuno che tuteli la sicurezza dei consumatori, soprattutto per prodotti simili, ingeriti dai bambini e che possono influenzare la loro crescita?”. Evidentemente no, ma da oggi forse le cose cambieranno, si spera.
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23/11/2005
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