Giornata Italiana per i Diritti dellInfanzia e dellAdolescenza
| Il 20 novembre di ogni anno si celebra l'approvazione della Convenzione sui Diritti del Fanciullo approvata all'unanimità dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 20 novembre del 1989.
di Stefania Mistichelli
La Giornata italiana per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza viene celebrata in Italia per festeggiare l’approvazione della Convenzione sui Diritti dell'Infanzia, siglata il 20 novembre 1989 dall'assemblea generale delle Nazioni Unite, che si configura come il riconoscimento da parte della comunità internazionale dei diritti del bambino
La Convenzione, frutto di un lungo e tormentato lavoro, fatto di pazienti compromessi e limature, esprime un vasto consenso sugli obblighi che le famiglie, le società, gli stati e la comunità internazionale hanno nei confronti dell'infanzia. Inoltre essa non solo codifica, ma sviluppa in modo significativo le norme internazionali applicabili ai bambini.
La Convenzione, ratificata e resa esecutiva in Italia con la legge 27 maggio 1991 n.176, impegna tutta la comunità e tutti gli organi istituzionali predisporre e attuare un programma in cui la condizione minorile sia particolarmente considerata allo scopo di migliorare la qualità della vita dell’infanzia e dell’adolescenza e per tutelare al meglio, e promuovere, la personalità del minore e i suoi diritti (Rapporto del governo 1996).
Nel proclamare la Convenzione l’Organizzazione delle Nazioni Unite ha invitato i genitori e gli uomini e le donne in quanto singoli, come pure le organizzazioni non governative, le autorità locali e i governi nazionali, a riconoscere tutti i diritti enunciati, facendo in modo di assicurarne il rispetto per mezzo di provvedimenti legislativi e di altre misure da adottarsi gradualmente. Le Nazioni Unite, inoltre, non si sono limitate a dare indicazioni e a consigliare, ma esse esigono che tutti i paesi sottoscrittori si sottopongano a controlli periodici sui progressi compiuti nella attuazione della Convenzione; in particolare, ogni paese è tenuto ad inviare un rapporto al Comitato ONU sui diritti del bambino, come verifica dell’impegno a promuovere e tutelare l’infanzia e l’adolescenza. Altra novità della Convenzione risiede nel fatto che essa non definisca il bambino semplicemente come oggetto di tutela e protezione, ma anche come portatore di diritti.
In Italia l’applicazione della Convenzione non è stata automatica né repentina, ma ha prodotto negli anni, in seguito a tentativi e aggiustamenti, alcuni importanti risultati. Tra i principali l’istituzione di un Centro di documentazione e analisi per l'infanzia e l'adolescenza che individuasse ed elaborasse organicamente in una struttura unica tutte le informazioni riguardanti i vari aspetti delle condizioni di vita dei minori. Il Centro non si limita alla raccolta dei dati, ma si occupa anche dell'approfondimento dei problemi. Inoltre per realizzare una politica per l'infanzia più penetrante ed efficiente è stata varata la legge 23 dicembre 1997, n.451 grazie alla quale oltre alla giornata italiana per i diritti dell'infanzia e dell'adolescenza è stata istituita una Commissione parlamentare per l'infanzia ed un Osservatorio nazionale per l'infanzia presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri.
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20/11/2005
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