Gaspari su Consorzio Industriale
San Benedetto del Tronto | "Da quando ha visto insediarsi i nuovi organismi dirigenti, si contraddistingue solo per immobilismo e scarsa capacità progettuale".
di Giovanni Gaspari *

Giovanni Gaspari Segretario Provinciale DS
Il direttivo DS della federazione di Ascoli Piceno si è riunito, nei giorni scorsi, per discutere la grave situazione che attanaglia il Consorzio Industriale che, da quando ha visto insediarsi i nuovi organismi dirigenti, si contraddistingue solo per immobilismo e scarsa capacità progettuale soprattutto nel momento in cui nella nostra zona, data la gravissima situazione economica, il Consind avrebbe dovuto rappresentare il motore per il rilancio del nostro territorio.
Inutile ricordare che la nuova dirigenza è nata grazie ad un accordo trasversale concordato dagli amministratori locali, favorendo, di fatto, la guida della compagine di centrodestra che già come sperimentato con il governo nazionale e con le esperienze amministrative di Ascoli e San Benedetto del Tronto riescono ad attuare soltanto politiche assistenziali che non producono sviluppo, anzi lo rallentano. Pertanto nei prossimi giorni la federazione DS di Ascoli Piceno svilupperà un’iniziativa politica con tutte le forze de L’Unione per ripristinare una corretta maggioranza politica e programmatica, rappresentativa del territorio, su punti qualificanti per lo sviluppo.
Premettendo che i DS sono fiduciosi e non intendono interferire in alcun modo nelle vicende della magistratura contabile, vorremmo ricordare al Vice Sindaco di Ascoli P. , il quale chiede le dimissioni soltanto al consigliere Bastiani, un atto di coerenza. Gradiremmo che Natali attuasse, sul piano politico un’azione concreta di linearità: perché non chiedere dunque analoghe dimissioni all’assessore, suo compagno di partito, Tega? Perché non chiederle allo stesso Sindaco Celani, che da 6 anni tiene immobili i 15 miliardi per l’università?
Oppure perché non dimettersi egli stesso visto che sta consegnando la città, attraverso il piano traffico, a ditte private? E per ultimo occorrerebbe, dato l’oggettivo immobilismo del Consind, chiedere le dimissioni alla maggioranza del direttivo. Solo di fronte ad atti di coerenza politica i DS sono disponibili a ragionare di programmi di sviluppo concreti per la città capoluogo e per il territorio e non siamo disposti a confrontarci con le facili strumentalizzazioni come, invece, da sempre, purtroppo, il Vice Sindaco Natali è abituato a fare.
* Segretario DS Federazione di Ascoli Piceno
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15/11/2005
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