Saranno molti i pezzi esposti da venerdì 14 ottobre al Centro Congressi San Martino di Fermo per la mostra “Cartografia e storia naturale del Nuovo Mondo”, esposizione che raccoglierà manoscritti, libri, incisioni nell’arco di quattro secoli, dal XV al XVIII. Tutti riguarderanno le Americhe, e saranno divisi in sezioni tematiche, con la possibilità di ammirare trattati su flora e fauna, cartine, atlanti, reperti nautici e molto altro. L’evento è una cooperazione Italia-Spagna: dopo i tre mesi a Fermo, infatti, l’esposizione passerà a Valladolid, terra in cui Cristoforo Colombo è sepolto.

 

E per presentare l’evento, è arrivata stamattina dalla Spagna proprio la direttrice della Biblioteca Santa Cruz dell’Università di Valladolid, Pilar Rodriguez Marin. “Sono felice di presenziare ad un momento di felice collaborazione con la vostra città – ha detto – e mi fa piacere aver scoperto una città deliziosa come Fermo, piena di bellezze da scoprire”.

 

La biblioteca casigliana ha offerto alla mostra i tre quarti del materiale, tra cui la professoressa iberica ha ricordato “Due volumi della metà del 1500 sull’arte del navigare, varie opere del XVI e XVII secolo sulle scienze naturali, volumi sulle avventure e le conquiste di Hernan Cortes, opere rarissime sulle piante, con pitture a mano, incisioni e disegni”.

 

Ci saranno inoltre, come esposto dall’organizzatrice Fabiola Zurlini opere provenienti dalla Biblioteca Berio di Genova, un tempo appartenute a Paolo Emilio Taviani, e sei manufatti provenienti dalla Casa Museo di Colon, opere di arte precolombiana.

 

Il pezzo più pregiato dell’esposizione è però un reperto tutto fermano: sarà infatti possibile ammirare un’epistola, scritta da Colombo nel 1493 e custodita presso la Biblioteca comunale di Fermo, in cui il grande navigatore relazionava il tesoriere della Corte spagnola, Gabriele Sanchez, sul suo primo viaggio nelle Indie. Sarà possibile apprezzare una riproduzione anastatica (in pratica la riproduzione fotografica di un testo a stampa, con una matrice identica all’originale.