L’aspettavano in molti, e si preannunciava un dibattito particolarmente vibrante dopo mesi di polemiche e tensioni tra maggioranza e opposizione. E invece… poco, quasi nulla, alla scorsa seduta del consiglio comunale di Fermo, in cui andavano discussi gli ultimi tre punti all’ordine del giorno del consiglio convocato lo scorso 27 settembre. Su tutti, la questione morale di cui tanto si era discusso a partire dallo scorso agosto, e che solo poche settimane fa aveva scatenato dure contestazioni da parte del centrosinistra, per un declassamento tra le ultime questioni nell’o.d.g. di un passato consiglio.

 

Il dibattito finalmente c’è stato, ma in toni e con esiti ben meno “scoppiettanti” di quanto si potesse attendere. Intanto perché mancavano i due autentici protagonisti della questione morale, i capigruppo di An e Forza Italia Edgardo Romagnoli e Francesco Carlini, le cui reciproche dichiarazioni, in consiglio comunale, e ancor di più sulla stampa, avevano riscaldato l’atmosfera politica nella maggioranza. Il sindaco Saturnino Di Ruscio, poi, non è entrato nella discussione, limitandosi ad ascoltare gli interventi delle diverse parti in campo.

A quel punto, il dibattito è stato costituito dagli interventi di Compieta (Ds), Ercoli (Unione per il fermano), Alati (Ulp), Cesetti (Verdi) e Benni (Rc) per il centrosinistra, Ciarrocchi (An), Pieroni (Udc), Crisanti e Postacchini (FI) per la maggioranza. Molte voci ad esprimere opinioni e punti di vista variegati ma, in fin dei conti, una situazione su cui non è stato aggiunto molto rispetto a quanto già si conosceva. Trapela infatti insoddisfazione tra i membri dell’Unione, secondo cui la discussione, svoltasi in tarda serata e senza i principali attori, ha perso di rilievo. “La questione è rimasta aperta, non è stata fatta chiarezza come ci si aspettava” ha commentato il capogruppo Ds Adriana Compieta.