Anche da Legambiente un sonoro no all'impianto smaltimento di Chiaravalle
| ANCONA - "Una scelta del tutto sbagliata, in completa assenza di un'efficace strategia a monte nella gestione dei rifiuti".
Contro l’ipotesi di localizzare a Chiaravalle l’impianto di selezione e trattamento dei rifiuti del bacino1 (in provincia di Ancona) arriva anche il sonoro no di Legambiente Marche.
Sulla querelle “impianto al Galoppo”, scoppiata in seguito alla disponibilità del Comune di Chiaravalle ad ospitare lo stesso nel proprio territorio, anche Legambiente afferma con forza la propria assoluta contrarietà, esprimendo dunque vicinanza e solidarietà alle posizioni del neonato coordinamento dei comitati per la Difesa del Territorio, schierati contro l’impianto.
“Quella di localizzare l’impianto al Galoppo di Chiaravalle è una scelta del tutto sbagliata che ci preoccupa, in questo siamo vicini ai comitati. – spiega Luigino Quarchioni, Presidente Legambiente Marche – Scegliere dove localizzare l’impianto, ancor prima di avere individuato dove dovrà sorgere la nuova discarica è a dir poco anomalo, oltretutto la zona del Galoppo di Chiaravalle non è affatto baricentrica per i rifiuti del Bacino1”.
Se è pur vero che la modifica al Piano Provinciale Rifiuti passata a giugno 2004 contempla anche la localizzazione degli impianti di trattamento in zone diverse dalla nuova discarica del bacino1 – una modifica che Legambiente con condivide assolutamente – la localizzazione dell’impianto a Chiaravalle, indipendentemente dall’individuazione della discarica collegata, è una strategia completamente errata.
Un’ipotesi che appare ancor più incomprensibile alla luce del fatto che, stando a quanto annunciato, sarà resa nota tra pochi giorni la graduatoria dei siti idonei ad ospitare la discarica, commissionata dalla Provincia di Ancona all’Università Politecnica delle Marche.
Il no all’impianto proposto dal Consorzio ConeroAmbiente e da localizzare a Chiaravalle, aggiunge Legambiente, nasce anche dalla considerazione che la zona prescelta ricade nell’area già riconosciuta come AERCA – Area ad Elevato Rischio di Crisi Ambientale e l’impianto andrebbe dunque ad insistere su un’area già abbondantemente critica.
“Ad oggi, non ci sembra che le aziende di gestione rifiuti del bacino1 abbiano scommesso molto sulla raccolta differenziata e neanche la politica aziendale di ConeroAmbiente cambia direzione, anzi. – sottolinea Franca Poli, Legambiente Marche settore rifiuti – Manca ancora un vero piano industriale e quindi una strategia complessiva per la gestione integrata dei rifiuti nel bacino1”.
Riduzione della produzione dei rifiuti e raccolta differenziata spinta attraverso la separazione a monte della frazione secco-umido e l’applicazione della tariffa sono l’unica strategia efficace e percorribile per una gestione corretta e lungimirante del ciclo dei rifiuti, anche per il bacino1 della provincia di Ancona: a dimostrarlo sono l’esperienza già avviata e consolidata in centinaia di Comuni in tutt’Italia (su tutti si veda l’esperienza del trevigiano).
“Il nostro invito a fare un decisivo passo in avanti verso la riduzione della produzione di rifiuti e la raccolta differenziata spinta – conclude Quarchioni – non nasce solo dal nostro essere ambientalisti e quindi coscienti dei vantaggi che ne derivano per l’ambiente e la qualità della vita dei cittadini, ma anche dalla consapevolezza che in un territorio come il nostro, con certe caratteristiche di produzione dei rifiuti e di dimensioni dei bacini non sussistono nemmeno i numeri che renderebbero vantaggiose inutili e sconvenienti ipotesi di impianti di incenerimento!”.
Per concludere, in una strategia complessiva per la gestione integrata dei rifiuti nel bacino1, dove sono gli impianti di compostaggio? E le isole ecologiche? E le discariche a servizio degli impianti come quello previsto a Chiaravalle? Quali risorse vengono messe in campo per arrivare al fatidico 35%, obiettivo a dir la verità molto poco ambizioso, anzi da sufficienza scarsa? Legambiente e i cittadini attendono tutt’ora risposte convincenti.
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29/10/2005
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