Nasce il tavolo di partecipazione attiva sui diritti di uguaglianza
| ANCONA - Politiche per limmigrazione. Marco Amagliani: Uno strumento per fare proposte migliorative dellintegrazione sociale e lavorare insieme per affermare pieno esercizio dei diritti civili e politici ai cittadini immigrati residenti nelle Marche".
Non sostituirà la Consulta regionale dellImmigrazione, che sarà convocata a fine ottobre per nominare il nuovo presidente, né sarà un tavolo di concertazione, ma uno strumento di partecipazione attiva, dove fare proposte, valutare iniziative, scambiarsi informazioni e lavorare insieme per un costante miglioramento dellintegrazione sociale e non solo, dei cittadini immigrati residenti nelle Marche.
Così ha spiegato lassessore regionale alle politiche sociali e immigrazione , Marco Amagliani, la costituzione del Tavolo di partecipazione attiva sui diritti di uguaglianza dei cittadini immigrati residenti nelle Marche, dopo una recente riunione con le associazioni degli immigrati e del volontariato di base, che si è svolta in Regione in un clima di costruttivo dialogo tra le organizzazioni che rappresentano gli interessi degli immigrati di ogni religione o provenienza.
Si è lavorato bene fin dai primi momenti ha detto Amagliani- perché si è condiviso subito lobiettivo finale: affermazione piena dei diritti di uguaglianza perché nessun cittadino si senta o sia considerato straniero nelle Marche. Non solo diritti civili, ma anche politici, come il diritto di voto in ogni tipo di consultazione elettorale, ricercare soluzioni per snellire le pratiche burocratiche per il rilascio dei permessi di soggiorno, delegando i compiti dalle Questure ai Comuni.
O ancora pensare concretamente a risposte eque per il problema dellassegnazione degli alloggi, non liste di proscrizione inaccettabili, perché pensate per quote percentuali sulla base del colore o del passaporto, che possono innescare meccanismi di tensione sociale o guerra fra poveri. Su tale questione rifiuto con forza la proposta del gruppo consiliare regionale di Alleanza nazionale che vorrebbe due graduatorie distinte per lassegnazione degli alloggi popolari: il 70% ai cittadini italiani e il 30% agli immigrati, incoraggiando di fatto una discriminazione tra cittadini di serie A e cittadini di serie B.
Per rendere subito operativo il tavolo di partecipazione, unica esperienza a livello nazionale, si è deciso intanto di suddividere i compiti in sei gruppi di lavoro tematici che approfondiranno le esigenze più urgenti: la Casa; Famiglia-infanzia; Lavoro; Intercultura e Pace; Comunicazione ; Normative. Questultimo gruppo di lavoro valuterà anche i possibili aggiornamenti e miglioramenti alla legge regionale n. 2 del 1998 Interventi a sostegno dei diritti degli immigrati.
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29/09/2005
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Betto Liberati