Si rinnoverà questa sera il Consiglio d’Amministrazione del Consorzio Tennacola. Un’azienda con oltre cento anni di storia (è stata fondata infatti nel 1903) è cresciuta fino a racchiudere 27 comuni delle province di Macerata ed Ascoli Piceno, e che nel corso degli anni ha intensificato il proprio impegno e le proprie attività. Non più solo funzioni di acquedotto, ma, secondo la definizione del presidente uscente Pasquale Marinelli, “...un ciclo integrale delle acque, dalla distribuzione e approvvigionamento alle fognature e alla depurazione”.

 

Dopo circa sei anni e un doppio mandato, il presidente Marinelli ed il Consiglio d’Amministrazione sono all’ultimo giorno alla guida di una realtà importante del territorio marchigiano.

 

“Da parte mia – sottolinea il presidente – posso esprimere assoluta soddisfazione per il lavoro svolto durante questi anni. Abbiamo fatto ottime cose, garantito un servizio efficiente, allargato il nostro raggio d’azione e instaurato rapporti eccellenti con altri consorzi, come quello dell’Aso. Tra le opere realizzate, voglio ricordare in particolare il serbatoio di Montegiorgio. Una cisterna da 5.000 metri cubi, che ha richiesto un investimento di circa 2.500.000 euro ed è stata terminata l’anno scorso. Un rifornimento che ci mette al sicuro da eventuali blackout ed emergenze.”

 

Sulle prospettive future del Tennacola, Marinelli si mostra tranquillo di lasciare il timone in mano ad ottimi eredi.

 

“Con ogni probabilità il mio successore sarà Luigino Gaudenzi di Montegranaro. Non ho dubbi che saprà continuare a far bene. In eredità gli lasciamo intanto il progetto ormai avviato di un grande serbatoio da realizzare a Porto Sant’Elpidio nei prossimi mesi. I lavori potrebbero iniziare prima della prossima estate”.

 

Quindi un passaggio di consegne in piena armonia e continuità tra vecchio e nuovo corso, e secondo Marinelli, uno slogan da mantenere: “Non far parlare dell’acqua. Il mio motto è questo. Negli anni di mia presidenza non ho mai sentito polemiche o discussioni sulla rete idrica. Evidentemente si stava lavorando bene. Spero che i successori siano bravi a continuare ad evitare che se ne parli”.