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Roccafluvione un’amministrazione allo sbando senza il minimo indirizzo politico

Roccafluvione | Rossi: “A Roccafluvione, di ogni 100 euro riscossi 22 vengono incassati dalla Gestor che è la ditta che gestisce la riscossione dei tributi”

 
“Quella di Roccafluvione ha dimostrato, ancora una volta, di essere un’amministrazione allo sbando, senza il benché minimo indirizzo politico se non quello di negare diritti di cittadinanza a chi non la pensa come lei ed i servizi sociali che dovrebbero essere la prima preoccupazione di ogni sindaco che si rispetti”.
 
Ci va giù pesante il Consigliere di PRC Guerriero Rossi (nella foto) quando riferisce riguardo l’approvazione del rendiconto 2004 nell’ultimo Consiglio comunale del 27 Giugno scorso.
 
“Bastano alcuni esempi – continua Rossi – per dimostrare quanto affermo: sono stati spesi poco più di 1000 euro come sostegno agli anziani; nonostante una ex discarica che inquina, i fondi per l’ambiente spesi ammontano a zero; i fondi spesi per abbattere le barriere architettoniche di cui il nostro Comune è pieno totalizzano, anch’essi, zero; gli stanziamenti che la Regione mette a disposizione per le biblioteche comunali non interessano e la nostra biblioteca continua ad agonizzare in un locale, nonostante ci fosse stata la proposta dell’Associazione “Grande Famiglia” di gestirla gratuitamente accollandosi anche le spese per incrementare il numero dei volumi; l’imposizione fiscale è aumentata del 9% da tre anni a questa parte; sono tre anni che non si procede ad una verifica dei pagamenti ICI; riscuotere le tasse, al Comune di Roccafluvione costa il 22% del totale contro una media di tutti i Comuni che può andare dall’1 al 5% (in pratica, a Roccafluvione, di ogni 100 euro riscossi, 22 vengono incassati dalla Gestor che è la ditta che gestisce la riscossione dei tributi).
 
Per quest’ultimo rilevamento, il capogruppo dell’Opposizione Pietro Leoni ha fatto giustamente notare che si tratta di un caso da “Corte dei Conti”. Ed il sindaco Mariani come giustifica queste enormi carenze?
 
Semplicemente non rispondendo e spalleggiato dai figli alla fine del Consiglio, offendendo dei Cittadini e spintonando per le scale alcuni di loro. Se il sindaco non è in grado di sostenere la tensione del confronto politico – conclude Rossi – lasci perdere e la smetta di rappresentare tanto indegnamente le Istituzioni. Comunque, intanto, si sieda davanti una tazza di camomilla e cominci a vergognarsi. Infine chieda scusa ai Cittadini per il suo inqualificabile comportamento e si renda conto, una volta per tutte, che non spaventa nessuno. Semmai, ci fa sbellicare dalle risate”.

A cura del Partito della Rifondazione Comunista di Ascoli Piceno

06/07/2005





        
  



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