Istituzione del Parco dello zolfo delle Marche
| ANCONA - Intesa raggiunta tra il Ministero dell'Ambiente, il Ministero per i beni e le attivita' culturali, regione Marche, le province di Ancona e di Pesaro Urbino, le comunità montane e i comuni del comprensorio.
Il Parco museo minerario delle miniere di zolfo delle Marche è finalmente realtà. E stato pubblicato, infatti, sulla G. U. n. 156 del 7 luglio 2005, il Decreto Ministeriale che istituisce il Parco museo minerario delle miniere di zolfo delle Marche, emanato a seguito della Legge 93/2001, voluta nella scorsa legislatura dal governo di centro-sinistra, in particolare dai deputati Galdelli, Abbondanzieri, Calzolaio, Duca e Gasperoni, che recava le norme per l'istituzione e la gestione del Parco.
Si è potuto raggiungere questo importante risultato grazie allintesa tra il Ministero dell'ambiente, il Ministero per i beni e le attivita' culturali e la regione Marche, le province di Ancona e di Pesaro Urbino, le comunità montane e i comuni che ricadono nel territorio del Parco.
Nello specifico, i comuni interessati dal progetto sono Sassoferrato e Arcevia, in provincia di Ancona, con il sito della Miniera di zolfo di Cabernardi, il comune di Pergola, con il sito della raffineria di zolfo di Bellisio Solfare, e i comuni di Novafeltria, Sant'Agata Feltria e Talamello, in provincia di Pesaro-Urbino, con il sito della miniera di zolfo di Perticara.
In particolare, per i comuni di Novafeltria e di Sassoferrato si tratta di un importante investimento sotto il profilo turistico e culturale.
Il decreto prevede che gli enti sopra nominati formeranno un Consorzio per la gestione del Parco, che sarà sovvenzionato in questa prima fase grazie ai tre miliardi delle vecchie lire previsti dallart. 15, comma 2, delle legge 93/2001.
Listituzione del Parco dello Zolfo delle Marche si pone come finalità il recupero, la conservazione e la valorizzazione del patrimonio ambientale, storico-culturale e tecnico scientifico dei siti e dei beni individuati in questo territorio a cavallo tra le province di Pesaro-Urbino ed Ancona. Si tratta di un vero e proprio luogo della memoria, affinché non si dimentichino gli aspetti sociali, economici e culturali che ha implicato lattività produttiva delle miniere di zolfo marchigiane, le lotte dei minatori per il mantenimento del posto di lavoro e la drammatica situazione venutasi a creare dopo la chiusura delle miniere negli anni 50.
Lon. Marisa Abbondanzieri e lon. Pietro Gasperoni, impegnati sia in sede di elaborazione della Legge 93/2001, sia nel sollecitare il governo ad emanare il Decreto per listituzione del Parco, esprimono la più viva soddisfazione per il risultato raggiunto.
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15/07/2005
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Betto Liberati