E' di qualche giorno fa la notizia di una disabile che lamentava di essere stata esclusa del centro estivo integrato. Una notizia che motiva l'intervento dell'assessore competente.

 

“Spiace constatare che spesso e volentieri si strumentalizzano questione delicate per portare avanti attacchi e denunce del tutto privi di fondamento”, così l’assessore ai servizi sociali Elisabetta Baldassarri interviene sulla vicenda che ha visto coinvolta una minore disabile che sarebbe stata esclusa dal servizio del centro estivo integrato, gestito a Porto San Giorgio dalla Cooperativa Capitani Coraggiosi.

 

“In realtà si tratta di una falsa informazione, per il servizio che partirà dal 1 luglio sono arrivate 47 domande più tre che sono state presentate nei nostri uffici oltre i termini previsti. Tutte e tre le richieste arrivavano inoltre da comuni limitrofi, ai quali abbiamo riservato i posti eventualmente lasciati liberi dai minori residenti a Porto San Giorgio. Mi pare del tutto legittimo dare la precedenza a chi vive nel territorio comunale. Per i residenti disabili negli altri comuni abbiamo posto come condizione necessaria la presenza di un operatore qualificato che lo stesso comune doveva fornire, cosa che è in effetti avvenuta per la ragazzina di cui si è parlato nei giorni scorsi. Ogni disabile deve avere adeguata assistenza per poter vivere con serenità un mese al mare. Sono dunque 50 i ragazzi che frequentano quest’anno il centro estivo, giovani normodotati e ragazzi diversamente abili, uno scambio che fa crescere tutti, in un contesto familiare, con gli operatori della cooperativa che sanno coinvolgere tutti in attività ludiche e altamente educative. Credo molto in questo progetto che va avanti da anni e che ogni stagione registra un nuovo record di presenze. Mi sento perciò di respingere con fermezza qualsiasi accusa di discriminazione mi possa venir mossa, la risposta è nei fatti e nell’apprezzamento delle famiglie che lasciano i ragazzi con noi in tutta serenità e consapevoli di affidarli a operatori affidabili e responsabili”.