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Viaggiatori in aumento sulla tratta Civitanova-Albacina

| MACERATA - Afferma l’assessore provinciale ai Trasporti, Cesare Martini: “Abbandoniamo le polemiche e lavoriamo per migliorare il servizio”.

Il movimento passeggeri sulla linea ferroviaria Civitanova-Albacina è in crescita. In particolare, nel periodo estivo la tratta maceratese è passata dai 59.019 viaggiatori/km giornalieri del 1998 ai 76.562 del 2002; nel periodo invernale è salita dai 107.657 passeggeri/km giornalieri del ’98 ai 110.435 del 2002.
 
“Questi dati – spiega l’assessore provinciale ai Trasporti, Cesare Martini –, forniti dalla divisione regionale di Trenitalia, dimostrano che negli ultimi anni la linea ha avuto una frequentazione in costante aumento. Ciò è confermato anche dai riscontri più recenti che parlano di un +6% di presenze rispetto al precedente rilevamento. Ribadisco, inoltre, che soprattutto nella parte est del tracciato vi è un pendolarismo abbastanza forte: in un’intera giornata salgono e scendono a Civitanova Marche dalle 660 alle 700 persone. Pure queste cifre, rese note in primavera al convegno nazionale sul trasporto pubblico, provengono dalla società Trenitalia”.
 
Cesare Martini risponde così al sindaco di Civitanova Marche, Erminio Marinelli, che – attraverso la stampa – gli aveva chiesto spiegazioni “certe” sul numero dei passeggeri dei treni locali, inserendosi nel dibattito sul futuro della tratta ferroviaria. “Il treno è parte integrante del nuovo Piano provinciale del trasporto pubblico – ribadisce l’assessore – e la Provincia conferma ancora una volta la volontà di potenziare la linea Civitanova-Albacina.
 
A giorni riceveremo la relazione finale dello studio elaborato dalla società specializzata ‘Sintagma’ e su quella base avvieremo una seria e concreta discussione con i vari soggetti interessati. Occorre, infatti, bandire ogni polemica per lavorare tutti, costruttivamente, a favore di un migliore sistema di mobilità, mettendo insieme così le risorse necessarie”.
 
Lo studio della “Sintagma” è stato finanziato interamente dalla Provincia di Macerata dietro unanime decisione del Consiglio provinciale. “Questo dimostra – conclude Cesare Martini – che la Provincia si è effettivamente mobilitata in concreto per potenziare il servizio. E tale studio sta per essere preso ad esempio dalla Regione Marche come modello per altre realtà territoriali”.

02/09/2004





        
  



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