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Martinelli: “ad “Azione Indipendente” almeno un assessore e un posto nelle partecipate”

San Benedetto del Tronto | Incontro tra i “fuoriusciti” da Forza Italia e il sindaco: “sul caso Sestri non faremo cadere l’amministrazione.” L’esito della riunione tra Ceroni, Scaltritti e Forlì. Consiglio comunale il 20 settembre

di Giovanni Desideri

“È chiaro che hanno diritto ad un assessore. E c’è anche un posto disponibile…” Il sindaco di San Benedetto Martinelli sintetizza in questo modo l’esito dell’incontro che ha avuto questa mattina, martedì, con due dei quattro consiglieri di “Azione Indipendente”, il gruppo consiliare formato lunedì 6 settembre da (ex) componenti di Forza Italia. Dal sindaco si sono recati il capogruppo Benedetto Marinangeli e Angelo Ercole, che senza avanzare richieste hanno promesso indefessa fedeltà al primo cittadino, annunciandogli anche di voler redigere un documento entro le prossime 48 ore, con l’orientamento di “Azione Indipendente” per la verifica di giunta. Gli altri due consiglieri del gruppo, assenti quest’oggi, sono Mario Bianconi e Giuseppe La Manna.
 
Rapporti di forza. Il riferimento al posto da assessore disponibile dopo la cacciata di Pompei può essere interpretato in due modi: come la prossima investitura di uno dei quattro “azionisti”, nel qual caso subentrerebbe in consiglio comunale (per via dell’incompatibilità tra i ruoli di consigliere e di assessore) il primo dei non eletti di Forza Italia Michele De Rosa (“che si iscriverebbe al nostro gruppo”, assicura Marinangeli), o come un possibile rientro in giunta dello stesso Pompei, attualmente vicecoordinatore comunale di Forza Italia. In questo secondo caso il partito perderebbe un altro pezzo importante.
 
Martinelli dà il tempo: “lunedì 20 settembre deve svolgersi a tutti i costi il consiglio comunale. Prima di quella data intendo chiudere la verifica, anche se di sicuro non avrò ancora indicato il sostituto di Pompei. I consiglieri di “Azione Indipendente” non mi hanno chiesto ancora nulla, ma è chiaro che hanno diritto ad un assessore. Non è chiedere la luna.” Stesso discorso per le partecipate: mercoledì 15 settembre, per esempio, si rinnova il consiglio di amministrazione della Picenambiente, il cui nuovo statuto verrà invece discusso in consiglio comunale il 20.
 
“L’affaire Sestri.” In Forza Italia, contro l’orientamento del coordinatore provinciale Scaltritti, i quattro di “Azione Indipendente” erano i più accesi sostenitori della necessità di allontanare l’assessore all’urbanistica Leo Sestri dalla giunta. Oggi Marinangeli fa mezzo passo indietro: “sul caso Sestri non faremo cadere l’amministrazione, ma con lui in giunta non so quanto possa avanzare la politica urbanistica.” Martinelli dà il suo aiutino: “mi farò garante io della politica urbanistica. Affiancherò Sestri nelle riunioni e nelle commissioni consiliari, se Sestri è d’accordo.”
 
Dal partito. Se Marinangeli ribadisce le ragioni della scelta (“non condividevamo il modo in cui Forza Italia veniva gestita, senza strategie politiche e senza coinvolgere i consiglieri”), sull’altro fronte il coordinatore comunale di Forza Italia Paolo Forlì affida ad un comunicato stampa l’esito della riunione di ieri pomeriggio con l’onorevole Scaltritti e con il coordinatore regionale Remigio Ceroni. Forlì riconta i suoi voti del 2001: “Il comportamento del sottoscritto e di tutti gli organi superiori e istituzionali di questo partito è sempre stato improntato alla responsabilità conferitagli dai 5.503 voti avuti nel 2001.”
 
Sorpresa e prossime iniziative. Scrive ancora Forlì: “l’inaspettata uscita dal gruppo consiliare di Benedetto Marinangeli, Mario Bianconi, Pino La Manna ed Angelo Ercole crea non poche perplessità, soprattutto considerando che tale decisione è stata adottata improvvisamente e senza che sia stato esperito alcun tentativo di aprire un dibattito con il sottoscritto o con altri organismi del partito a vari livelli. Di fronte a questa incomprensibile decisione, FI sente ancora più fortemente la responsabilità di continuare quel percorso di chiarimento politico già iniziato (…), onde consentire al sindaco e all’intera amministrazione di San Benedetto del Tronto di capire quali sono i nodi politici di questa verifica di fine periodo e contribuire a dissipare ogni ombra di individualismi e vantaggi personali, affinché prevalgano chiaramente l’interesse della città e del buon governo.”

07/09/2004





        
  



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