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Vendita della scuola del Ponterotto: ancora proteste dal comitato di quartiere

San Benedetto del Tronto | Il sindaco Martinelli e l’assessore Lorenzetti bersagli polemici di un comunicato del presidente del comitato Sergio Pezzuoli

di Giovanni Desideri

Tornano le polemiche a proposito della vendita della scuola “Borgo Trevisani” del Ponterotto (il cambio di destinazione che apriva la via a tale soluzione fu deciso dal consiglio comunale di San Benedetto nello scorso febbraio).
 
In un comunicato stampa, il presidente del comitato Sergio Pezzuoli accusa l’amministrazione comunale del sindaco Martinelli: “se si va a rileggere il programma elettorale di questo sindaco e di questa maggioranza, si scopre che non vi è traccia della vendita delle scuole, mentre vi sono elencate opere descritte come prioritarie e non ancora realizzate.”
 
Pezzuoli accusa anche l’assessore Lorenzetti, residente proprio al Ponterotto: “In campagna elettorale, l’assessore residente nel nostro quartiere, ha sempre rassicurato i cittadini e, addirittura, in occasione della festa della Madonna del Suffragio svoltasi nei giorni 16-17-18 luglio scorso, mi disse personalmente che le “scuole” non sarebbero mai state vendute. Invece, trascorsi 2 giorni, apprendiamo dai giornali che il bando di gara era già stato pubblicato. Siamo veramente meravigliati di come questo signore, che non perde occasione per puntualizzare la sua appartenenza alla cultura cattolica, dica così tante bugie; speriamo non sia un’appartenenza di convenienza come purtroppo spesso accade.”
 
L’opposizione di centrosinistra annunciò di voler promuovere un referendum comunale contro la vendita decisa dalla maggioranza di centrodestra, cosa che non è ancora avvenuta. Scrive Pezzuoli: “neanche l’opposizione ci è apparsa sufficientemente determinata ad appoggiare la nostra battaglia: pur con le dovute eccezioni, alcune componenti ci sono sembrate poco impegnate in nostro sostegno. Il referendum dov’è?”
 
Infine Pezzuoli annuncia che il suo comitato di quartiere continuerà ad opporsi a tale vendita, ritenendo che l’iter possa riservare delle sorprese: “Ci sembra giusto informare le imprese interessate come non sia affatto vero che l’iter di cambio di destinazione d’uso è concluso, anzi, la delibera deve essere ancora approvata in Provincia e successivamente tornare in consiglio comunale e con i tempi che corrono ci potrebbero essere ancora delle sorprese, trovandosi magari degli immobili vincolati all’attuale destinazione. Tuttavia, il comitato di quartiere continuerà a condurre questa battaglia nelle sedi più opportune, fino all’ultimo giorno utile, convinti più che mai che sia una battaglia giusta per il futuro del quartiere.”

04/08/2004





        
  



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