Proseguono gli interventi a proposito del "disappunto di Mirigliani". Il patron di Miss Italia aveva protestato appo il sindaco Martinelli per l'ospitalità concessa alla presunta concorrenza: in giugno, la registrazione della trasmissione condotta da Teo Mammuccari, per la selezione delle Veline di "Striscia la notizia", poi in onda per cinque serate su Canale 5 (più spot pubblicitari con vista mare degli sponsor e della stessa rete al suo programma).

Questa volta parola ai commercianti del centro, i promotori stessi della venuta delle veline (tramite Niki Manfredi, funzionario Publitalia). Vincenzo Amato sostiene che "l'obiettivo è far conoscere San Benedetto, con una manifestazione di carattere nazionale o internazionale al mese. Questa delle veline è un'ottima opportunità per la città, che viene pubblicizzata all'inizio della stagione estiva con un investimento di appena 80 mila euro da parte dell'Amministrazione comunale".

Michele Galasso distribuisce il costo sulla media di spettatori che la trasmissione ottiene nel corso delle cinque serate (circa 35 milioni di contatti) e annuncia: "spenderemo 0,002 euro per ogni contatto: meno del costo di un volantino. In più, quando la selezione delle veline si è svolta a Catania, 28 mila persone sono andate in piazza. In questi anni San Benedetto non ha certo acquisito notorietà perché ospita le semifinali di Miss Italia. Nell'immaginario collettivo il concorso è legato alla città di Salsomaggiore".

Contrappunto di Amato: "altro discorso faremmo se ci venisse assegnata la finale di Miss Italia. A Mirigliani rimproveriamo la richiesta che ci fa di scegliere tra le due iniziative. San Benedetto deve fare un salto di qualità e non può accettare simili limitazioni". Amato annuncia infine che qualche altra manifestazione potrebbe approdare presto in città. "Alcune gratis, dice, e per il momento ancora di carattere televisivo, mirate sui giovani".