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Orgoglio fermano: i cittadini in strada ad urlare a gran voce "Fermo Provincia".

Fermo | Una folla di persone ha manifestato pacificamente, davanti al casello dell'A14 bloccando il traffico. Tra striscioni e stemmi del comune, un solo grido: "Vogliamo la nostra Provincia".

di Luca Moriconi

L'hanno detto, l'hanno fatto: Fermani, gente di parola. Perchè ieri avevano minacciato di bloccare il traffico per urlare a gran voce la loro voglia di provincia e, oggi, hanno messo in atto la loro protesta.

Una folla di persone si è riunita, intorno alle 15,30, davanti alla chiesa di Marina Palmense, munita di striscioni, bandiere italiane, stemmi comunali inneggianti la sigla della nuova provincia, FM. Pochi minuti, e il traffico era già in tilt. Bloccata l'autostrada, bloccata la statale 16 in entrambi i sensi di marcia. I Carabinieri hanno dovuto chiudere la circolazione per vietare che le auto si ingorgassero proprio nel punto in cui i cittadini stavano manifestando.

Seduti a terra, con le auto di traverso, urlando cori a squarciagola, i manifestanti hanno così lanciato un chiaro messaggio a Roma: o Fermo passa in Senato mercoledi prossimo, come accaduto per Monza, oppure sarà scontro.

"Fermo Provincia", "Autonomia al fermano", alcuni degli slogan gridati per un'ora abbondante, anche attrraverso i megafoni. Una protesta civile, però, che non ha causato scontri nè con le forze dell'ordine, nè con gli automobilisti bloccati, alcuni dei quali, anzi, hanno posteggiato l'auto e sono scesi in strada a dare una mano ai manifestanti.

Tra i politici presenti, il sindaco Saturnino Di Ruscio, gli assessori comunali, il consigliere dei Verdi Fabrizio Cesetti (padre del disegno di legge sull'istituzione del nuovo ente) e alcuni rappresentanti di Forza Italia.

Un applauso fortissimo ha salutato l'arrivo sul posto di Luigi Vitali, il presidente del Comitato per l'istituzione della Provincia di Fermo.

"Questo è solo l'assaggio - hanno dichiarato i fermani - andremo avanti così fino a mercoledi, devono ascoltarci, non possono prenderci in giro approvando il disegno di legge alla Camera e bloccandolo poi in Senato. Questi politici non stanno giocando con dei pupazzi, noi siamo cittadini che crediamo fortemente nella Provincia, la vogliamo a tutti i costi". Se la provincia non verrà votata mercoledi, l'intero territorio boicoterrà le elezioni provinciali di giugno.

Una manifestazione che, se ce ne fosse stato ancora il bisogno, ha ribadito che la volontà di ottenere l'indipendenza da Ascoli parte dal basso, da quei cittadini ai quali ora i Senatori romani dovranno rendere conto in sede di votazione.

15/05/2004





        
  



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