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Donazione e trapianto di organi: bene San Benedetto, il problema resta la mancanza di informazione

San Benedetto del Tronto | Dal 9 al 16 maggio le giornate nazionali della donazione e trapianto di organi. Poche dichiarazioni di volontà sulle donazioni da parte dei cittadini

di Giovanni Desideri

Il problema principale a proposito di donazione e trapianto di organi è la mancanza di informazione. La materia è regolata dalla legge 91 del primo aprile 1999. Il decreto attuativo è dell'8 aprile 2000. Grazie a questi provvedimenti l'Italia e la regione Marche hanno avuto identici progressi: dagli ultimi posti alla quarta posizione, rispettivamente in Europa e in ambito nazionale, per organi donati. La Regione Marche, in particolare, ha provveduto alla nomina di un coordinatore regionale e dei coordinatori locali per i trapianti nelle varie Asl (oggi "Zone Territoriali"). Ha inoltre istituito una "Banca degli Occhi" a Fabriano ed ha in programma l'apertura di un "Centro di Trapianti di Reni" ad Ancona.

Ma per migliorare ulteriormente la situazione, come sottolinea il dott. Paolo Rossi (responsabile del prelievo e trapianto d'organi dell'ospedale "Madonna del Soccorso" di San Benedetto), c'è bisogno di creare una banca dati di potenziali donatori. In Italia sono infatti 10 mila le persone in lista di attesa per un trapianto e non sempre si può procrastinare l'intervento, come con la dialisi in caso di disfunzione renale.

"Sufficienti" vengono ritenute 30 donazioni per milione di abitanti. In Italia la media è di 16,5 per milione. Nelle Marche si registrano 25 donazioni per milione. A San Benedetto i cittadini possono manifestare la disponibilità o il rifiuto della donazione dei propri organi presso lo "sportello della salute" in via Romagna, dal lunedì al venerdì, dalle 8,30 alle 13,30.

La sensibilizzazione sui temi della donazione viene effettuata dall'Aido e da varie associazioni di trapiantati nel corso di giornate nazionali sulla donazione e il trapianto di organi, che si svolgono ogni anno. L'edizione 2004 è in corso (era in programma dal 9 al 16 maggio: settima edizione).

L'assemblea provinciale dell'Aido (tenutasi ad Ascoli Piceno il 3 aprile) ha però fornito "sentito, profondo rammarico" per la mancata attuazione della legge 91 per la parte che riguarda le iniziative di sensibilizzazione ("situazione di stallo che lascia l'azione di sensibilizzazione e di informazione della complessa problematica unicamente all'Aido ed alle altre Associazioni di volontariato", come si legge in un comunicato).

 Per fare il punto sulla donazione a San Benedetto e presentare le iniziative previste per la conclusione delle giornate nazionali si è tenuta una conferenza stampa venerdì 14 maggio presso la sala convegni dell'ospedale "Madonna del Soccorso" di San Benedetto del Tronto, con la partecipazione della direttrice del distretto sanitario, dott.ssa Giovanna Picciotti, del direttore dell'Unità Operativa di Dialisi, dott. Francesco Bruni, oltre che del dott. Rossi e del direttore della Zona Territoriale 12, dott. Maurizio Belligoni.

L'espianto e il trapianto di organi sono operazioni complesse, che coinvolgono ogni volta almeno cento persone tra personale medico e ausiliario e tutta la struttura di un ospedale. Per questo entrambe o una sola delle due operazioni forniscono indicazioni molto precise dell'efficienza di un nosocomio (al "Madonna del Soccorso" si effettuano espianti ma non trapianti: dal '99 al 2004 i dializzati sono passati da 57 a 81, i trapiantati da 6 a 29).

Il prof. Ugo Marinangeli, presidente della sezione cittadina dell'Aido, ha sottolineato l'efficienza dell'ospedale nell'espianto di organi e presentato alcuni dati: nel 2003 nelle Marche ci sono state otto donatori di organi (uno di San Benedetto, uno di Monteprandone), mentre nel 2004 ci sono già stati due donatori, uno dei quali una donna di 80 anni: "l'allungamento della vita media determina anche un avanzamento della soglia di età dei possibili donatori", ha detto Marinangeli.

Sabato 15 maggio presso la chiesa cattedrale della Madonna della Marina, alle 18,30, verrà celebrato una messa per i trapiantati. Domenica 16, in viale Secondo Moretti, verrà allestito un gazebo e distribuito materiale informativo dai volontari dell'Aido. Il vescovo della diocesi di San Benedetto, mons. Gervasio Gestori, ha inviato un messaggio, nel quale definisce la donazione di organi "scelta intelligente di amore, di sincera solidarietà umana e di vera carità cristiana".

14/05/2004





        
  



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