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Sms dalla Provincia: per Forlì “illegittimi” in campagna elettorale

San Benedetto del Tronto | Il capogruppo di Forza Italia sfiderà il presidente uscente Pietro Colonnella nel collegio di San Benedetto sud

di Giovanni Desideri

Paolo Forlì attacca il presidente della Provincia di Ascoli Piceno Pietro Colonnella per gli sms informativi che vengono inviati ad un numero sempre crescente di cittadini in occasione di eventi organizzati dall'Ente. Sia Forlì sia Colonnella sono candidati consiglieri provinciali alle elezioni del 12 e 13 giugno, nel collegio di San Benedetto sud.

Forlì, che è coordinatore comunale di Forza Italia, muove le sue critiche sulla base di un provvedimento del garante della privacy Stefano Rodotà del 12 febbraio scorso, intitolato "Privacy e propaganda elettorale" (Gazzetta Ufficiale n. 45 del 24 febbraio), che recepisce le disposizioni del "Codice in materia di protezione dei dati personali" (D.L. 30 giugno 2003, n. 196).

Il garante fissa norme precise a proposito di strumenti di comunicazione come sms, mms, e-mail: "Senza il consenso preventivo e informato dell'abbonato, o del reale ed unico utilizzatore della scheda di traffico prepagato, non è lecito effettuare chiamate vocali di propaganda a terminali mobili, automatizzate e non, o inviare – anche in questo caso – messaggi Sms o Mms anche tramite siti web", dice il provvedimento. Fin qui Forlì.

Il provvedimento aggiunge però, al punto 5, che "I titolari di alcune cariche elettive, nel corso del mandato e sulla base di specifiche disposizioni volte a favorire il suo pieno esercizio, possono venire lecitamente a conoscenza di dati personali (cfr., ad esempio, art. 37 d.lg. 18 agosto 2000, n. 267: cfr. anche parere del 20 maggio 1998, in Bollettino n. 4, pag. 7 ss. e del 7 marzo 2001, in Bollettino n. 18, p. 24) da utilizzare, anche a fini di trasparenza e buon andamento, per scopi pertinenti all'esercizio del mandato che possono rendere legittimo anche un eventuale contatto con gli interessati".

Forlì pone l'accento sul fatto che Colonnella sia candidato, ritenendo meno pertinente il fatto che sia "titolare di carica elettiva". E attacca: "molti dei cittadini che ricevono gli sms non hanno espresso il loro consenso. La Provincia trae il 53% delle proprie entrate dalle tasse che i cittadini pagano. Parte di quei soldi vengono impiegati per gli sms, a firma Colonnella. È gravissimo che un candidato alle provinciali usi un mezzo illegittimo spendendo soldi di tutti".

Conclusione di Forlì: "venerdì 14 maggio inizia la campagna elettorale ufficiale. Se un solo sms dovesse essere inviato a partire da quella data noi di Forza Italia non staremmo fermi". Parole cui fa seguito una precisazione: che Forza Italia non sporgerebbe denuncia per questa "violazione".

13/05/2004





        
  



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