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Provincia: si voterà in Senato prima delle elezioni di giugno. I partiti fermani lo esigono.

Fermo | A confermarlo i politici impegnati a Palazzo Madama e gli esponenti locali, che smentiscono qualsiasi altra soluzione. Due le contromosse: astensione in massa dei cittadini alle prossime provinciali, e dimissione dai partiti di tutti i tesserati.

di Luca Moriconi

Nessun dubbio, Fermo passerà al Senato martedi prossimo o, comunque, prima delle elezioni di giugno.

Non ci sono scuse o alibi: a Palazzo Madama, insomma, il tempo dovranno trovarlo.

E' quanto affermano i politici locali impeganti su più fronti, per la conclusione dell'iter sulla nascita del nuovo ente. Lo dice il Senatore Magnalbò, che afferma che "se il presidente Pera ha dato precise garanzie per martedi prossimo, così sarà". Lo dicono i sindaci intervenuti a Roma, in prima fila Di Ruscio, che, senza mezzi termini, ribadisce che "non esistono motivi per cui il voto debba essere rimandato, dopo che Monza ha ricevuto l'ok di Palazzo Madama", lo conferma Bertuzzi, sindaco di Falerone, che si dice certo che " il rinvio di ieri è stato dovuto ad abili mosse di Senatori contrari, che hanno più volte fatto mancare il numero legale".

E se la Lega aveva minacciato di non sostenere la candidatura della Colli, in caso Monza non fosse diventata subito provincia, i fermani si ingegnano e, in mancanza di una forza politica nostrana che possa fare altrettanto, scendono in campo in prima persona: "O ci danno la provincia - dice la gente in giro - o non andremo a votare il 14 giugno, indipendentemente dalle nostre idee politiche". Un astensionismo di massa, insomma, trasversale ai due schieramenti. I candidati alle prossime provinciali rischiano, quindi, di dover perdere la bellezza di 170mila elettori, a tanto ammonta la popolazione della Provincia fermana.   

Non solo questo: il capogruppo di AN in consiglio comunale, Edgardo Romagnoli, ha dichiarato che fino a quando non si voterà in Senato, "non ci saranno persone disponibili a candidarsi per le elezioni provinciali, anzi, si potrebbe verificare una dimissione di massa dalle cariche che ciascuno ricopre in ogni partito".

Fermo passa al contrattacco.

13/05/2004





        
  



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