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La Provincia è certa, bisogna solo attendere le elezioni.

Fermo | Se anche ad Ascoli si fossero avuti gli stessi interessi pre elettorali che hanno portato alla proclamazione di Monza, ora sarebbe già tutto fatto. Purtroppo, però...

di Luca Moriconi

Considerazioni politiche che si rincorrono, amarezza quanto basta tra i politici fermani, ma nessuna faccia più di tanto delusa: perchè? Perchè Fermo diventerà provincia, ormai lo sanno anche i muri. Però bisogna ancora aspettare, almeno fino al dopo elezioni di giugno.

Monza aveva dalla sua una carta vincente: la Lega. Il carroccio, da quesi dieci anni, si batte per l'indipendenza della parte sud del milanese, per l'istituzione di una provincia il cui capoluogo, Monza, era la città non capoluogo più popolosa d'Italia. Dopo l'approvazione del disegno di legge alla Camera, per Monza i tempi si sono accelerati. Questo perchè a giugno, in Lombardia si torna a votare per il rinnovo dei vertici della Provincia di Milano, per riconfermare, come vorrebbe il centrodestra, Ombretta Colli presidente. Cosa che rischiava di fallire, se la Lega avesse presentato un candidato proprio senza appoggiare il presidente uscente. Ecco, quindi, il ricatto, e la carta vincente per Monza. Perchè venerdi, cioè domani, scadono i termini di presentazione delle liste, e la Lega ancora deve unirsi alla coalizione di centrodestra milanese. Durante il voto di ieri in Senato, i leghisti avevano già pronte le carte da firmare, "ma prima vogliamo vedere Monza provincia", dicevano. 

Dunque Monza ha avuto quel peso politico maggiore che manca alle altre due città. Quale altro partito, qui nella provincia ascolana, avrebbe potuto porre un simile diktat? Nessuno. Quindi Fermo (così come Barletta) deve aspettare che passi il fatidico 14 giugno. Altrimenti Scaltritti e Rossi, senza tralasciare Colonnella, avrebero avuto una bella gatta da pelare, durante l'ultimo mese di campagna elettorale.

Ora si fa finta, invece, che la decisione debba ancora essere presa (quando in realtà lo è gà), si chiudono gli occhi davanti ai 40 comuni e alle loro deliberazioni, davanti alla decisione della Regione Marche, davanti al voto della Camera, e, in alcuni casi, durante i comizi si continuerà a ribadire che "dividere la provincia è un atto scellerato". Perlomeno fino al 14 giugno. Poi, tutti si accorgeranno di nuovo che Fermo non è più in provincia di Ascoli Piceno. Casi della vita.

13/05/2004





        
  



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