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Mostra antologica su Giorgio Perlasca: “Il silenzio del giusto”

Servigliano | Dal 2 al 23 maggio nella sala del teatro comunale. Straordinaria vicenda di un uomo che, da solo, nell'inverno del ‘44 a Budapest riuscì a salvare dallo sterminio nazista 5218 ebrei spacciandosi per console spagnolo.

L'evento è stato presentato questa mattina a Fermo, nella sede del Circondario della Provincia, dal vice sindaco di Servigliano, Guido Colletti, dall'assessore provinciale Carlo Verducci e dal giornalista Fabio Paci, curatore della mostra. 

Emersa dopo un silenzio durato quasi mezzo secolo, la storia di questo "eroe per caso", il cui nome oggi si trova a Gerusalemme tra i Giusti delle Nazioni, dimostra che per ogni individuo è sempre possibile assumersi la responsabilità personale per la difesa della vita e dell'umanità. Giorgio Perlasca è morto il 15 agosto del 1992. Riposa nel cimitero di Maserà, a pochi chilometri da Padova. Ha voluto essere sepolto nella terra con al fianco delle date un'unica frase: "Giusto tra le Nazioni", in ebraico.

La mostra è un evento per le Marche: attraverso 50 pannelli giganti, vengono mostrate le foto relative alla vita e all'impresa di Perlasca. Un comitato locale da oltre un anno sta lavorando alla manifestazione, che presenta un ricco carnet di appuntamenti collaterali. Non poteva che essere Servigliano ad ospitare la mostra, vista soprattutto la pagina di storia legata al campo di prigionia: eventi che hanno segnato la storia non solo della piccola comunità di Servigliano, ma anche dei molti paesi che si affacciano sulla Valle del Tenna.

Campo di prigionia durante la Prima e la Seconda Guerra Mondiale; campo di internamento ebrei (dall'ottobre 1943 al maggio 1944); campo di concentramento per sfollati istriani e dalmati. Quest'anno, inoltre, ricordiamo i sessant'anni dalla deportazione da Servigliano ad Auschwitz di 31 ebrei (furono uccisi). Solo in 19 che si salvarono grazie alla solidarietà della gente semplice della valle del Tenna. Per questa ragione si considera un grande privilegio riflettere sull'orrore della Shoah, ma anche sui gesti di solidarietà umana che alimentano la fiducia nell'uomo, attraverso l'esempio di un "giusto", Giorgio Perlasca, che con coraggio, determinazione ed umiltà salvò migliaia di ebrei ungheresi dalla morte.

La mostra sarà aperta al pubblico (ingresso libero) nei seguenti orari: 9-13 e 16-20 (festivi); 16-20 (feriali).

Saranno impegnati nel percorso museale due operatori culturali, a disposizione dei visitatori. Sul maxi schermo del palcoscenico del teatro saranno proiettate immagini relative alla Shoah, a servizi giornalistici e a spezzoni della fiction che la Rai ha dedicato a Giorgio Perlasca. All'entrata, a ciascun visitatore sarà dato in omaggio materiale relativo alla mostra (prevista area bookshop). Nei giorni feriali, l'apertura della mostra sarà riservata al mattino (9-13) esclusivamente alle scolaresche di ogni ordine e grado, previa prenotazione presso la segreteria.

Durante i giorni di visita saranno programmate delle attività che avranno finalità didattiche e che vedranno partecipi esperti nel campo dell'educazione alla pace.

Enti promotori della mostra: Fondazione Giorgio Perlasca Onlus, Regione Marche, Presidenza del Consiglio regionale delle Marche, Provincia di Ascoli Piceno, Comune di Servigliano, Camera di Commercio, Fondazione Cassa Risparmio Ascoli Piceno, Rotary Club 'Alto Fermano-Sibillini', Associazione 'Casa della Memoria', Isitituto per la storia del movimento di liberazione delle Marche, Comunità Ebraica di Ancona, Associazione 'Amici di Castel Clementino', Parrocchia di S. Marco, Monte San Martino Trust, Il Resto del Carlino.

(in allegato, il programma delle manifestazioni e la biografia di Perlasca)

28/04/2004





        
  



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