Francesca: "Impressionata? nemmeno tanto,e poi sapevo già come sarebbe andato a finire "
| Anche lo spettatore ha la sua croce!
di Francesca Bruni
Comunque sia di questo film s'è parlato talmente tanto che la passione la sta subendo come al solito il pubblico: subissato di input e pubblicità reale ed occulta . Difatti i dibattiti e le opinioni di monsignori e menti elevatissime hanno persino superato in numero trailers e pubblicizzazioni effettive della pellicola.
Quindi ci troviamo di fronte al classico evento culturale davanti al quale tutti assumo un atteggiamento attraverso un'opinione.
Ecco che c'è chi non va a vederlo perché è un'operazione commerciale, tra l'altro con una nuance di revival mistico-religioso.
Chi ci va e piange dall'inizio alla fine .
Chi si schifa, si sconvolge, dice che è troppo violento e bisognerebbe censurarlo.
C'è il radical chic che non ci va visto il massiccio successo .
Chi glissa sull'accusa di antisemitismo che francamente è forse quella che alla fine ha fatto più pubblicità al film.
Ho addirittura sentito l'opinione di Zeffirelli , che interpellato ha dopo pochi minuti messo giù il telefono imbestialito e infervorato dal dissenso e impegnato a difendere la reputazione del suo Gesù e di quello di Pasolini.
Niente da dire , ma erano altri tempi. Ho un buon ricordo del Gesù di Zeffirelli.
Ricordo invece la difficoltà delle lunghe inquadrature del Vangelo secondo Matteo, non me ne vogliano gli intellettuali ma è stata dura quasi come con la Giovanna D'Arco di Dreyer. Oggi il cinema è cambiato e le esigenze del pubblico anche .Quando Zeffirelli dice indignato che è un film per un pubblico assetato di sangue , ha ragione.
Che dire? Certamente la pellicola aldilà di tutto risponde alle aspettative del pubblico contemporaneo.Teniamo presente che è lo stesso che vede la serie CSI e la sua macchina da presa endoscopica. Ha visto l'horror splatter degli anni '80 di Muro e Raimi ; Tarantino e l'estetica della violenza (compreso l'ultimo Kill Bill) e perché no anche ER e la pornografia dei sentimenti di Al posto Tuo ( e simili) e il reality dell'autoflagellazione della Talpa. Solo che il reality ambientato due millenni fa di Mel Gibson, si dice sia successo davvero,e in quel modo. La realtà della Passione ha tutto un'altra implicazione ovvio, non c'è solo l'estetica del dolore ma qui in teoria il dolore del figlio di Dio, ha per scopo la salvezza di tutti gli uomini. E' retorica secondo voi ? Sono d'accordo con chi dice che è una storia anche incentrata sul potere e la ragion di stato .
Quella di Pilato , dei sacerdoti e di Erode,che sono le rappresentanze del potere . In più punti sembrano esserci riferimenti all'epoca moderna e contemporanea: come la sete di sangue della folla che accompagna Gesù fino al patibolo, che ricorda i picchetti fuori dalle carceri statunitensi prima dell'esecuzione della pena capitale. Ecco, The Passion of The Christ è tutte queste cose e altre. Di tutto di più come la Rai.Pecca purtroppo in alcune scelte ; come forse l'aver trovato validi espedienti per comunicare la sofferenza fisica dell'uomo più che il dramma dell'uomo comune; forse a volte solo supportato dalla figura seppur incisiva di Maria Vergine e Madre del figlio al patibolo.
Bene , così anche il nostro giornale ha un'opinione sul film più discusso del momento, come si poteva starne fuori d'altronde?I giornali riportano scene di svenimenti e deliqui. Io?Impressionata?nemmeno tanto,e poi sapevo già come sarebbe andato a finire
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15/04/2004
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