It's wonderful. Non è soltanto il titolo della canzone di Paolo Conte che ha infiammato il pubblico, ma deve diventare il giudizio sul concerto di Ancona di uno degli chansonnier più affascinanti e misteriosi del panorama italiano.

Di fronte ad un teatro "Delle Muse" di Ancona, stipato all'inverosimile, l'astigiano prestato alla canzone d'autore, ha saputo comunicare emozioni e sentimenti forti in una due giorni di concerto, il 26 e 27 marzo, davvero indimenticabile. Onda su onda, e citiamo ancora un'altra sua celeberrima opera, riduttivo chiamarla canzone, ha regalato ore di straordinaria musicalità permeata di chiari riferimenti jazz, di notevole valore artistico e abile presenza scenica. Il gioco di luci, ora rosso ora viola in un'atmosfera affatto cupa nonostante la penombra, ha contribuito ad evidenziare la raffinata semplicità della scena incentrata soltanto sul pianoforte illuminato.

Alcuno spazio è stato lasciato alle parole se non la presentazione dei musicisti in scena. Per l'interprete ha parlato il suo repertorio che ha scelto privilegiando fortunatamente quello meno noto. Eppure la musica  intrisa di realtà e sogno in mix, ha tramutato come al solito la nostalgia e la commozione in ghigno sardonico.
Il parterre, all'altezza, ha visto la presenza di tanti appassionati, giunti anche fa fuori Regione pur di godere di una performace d'eccellente livello. Nelle prime file si è notata anche la presenza di diversi politici. Tra tutti l'onorevole Valerio Calzolaio e il presidente dell'Amat (Associazione marchigiana attività teatrali) Gino Troli, entrambi in veste ufficiale e soprattutto, ufficiosa di amanti della musica d'autore.

Lo spettacolo è stato curato dall'Associazione Anno Zero che ha saputo gestire con notevole professionalità uno dei suoi spettacoli di più elevato impegno per la straordinaria qualità dell'interprete.
La standing ovation finale ha, infine, suggellato una serata che il teatro anconetano, pur avvezzo ai grandi eventi, ricorderà.