Piero Celani  fa chiarezza al Consiglio Comunale con un intervento dove precisava il percorso della sua indennità dal giorno in cui si è insediato qualw Sindaco del capoluogo Piceno fino ad oggi. Il sindaco di Ascoli Piceno Piero Celani, dall'agosto del millenovecentonovantanove al settembre del duemila, non presentando l'aspettativa dalla scuola, sua occupazione principale e fonte di sostentamento, aveva diritto all'indennità minima di dumilioniottocentomilalire netti circa.

Usufruendo in seguito della normativa (normativa che intanto era leggermente variata) e mettendosi in aspettativa dall'esercizio pubblico, fonte di sostentamento primario, si è passati ad un'indennità di servizio, in vecchie lire, di seimilioniduecentotrentottomilalire e nell'anno duemilatre nel passaggio da otto a dieci assessori ad un'indennità di tremilacento euro.

Risponde anche all'interpellanza presentata dal Consigliere dei DS Stefano Corradetti riguardante il periodico comunale "il comune di Ascoli Piceno", puntualizzando che nel periodico, che l'amministrazione produce, non contiene propaganda politica ma solo atti amministrativi volti a progetti e programmi. Aggiunge inoltre che Simbiosi, l'agenzia d'immagine che cura la realizzazione del periodico, ha vinto una regolare gara d'appalto.