Un Piano Regolatore per affrontare i problemi abitativi
San Benedetto del Tronto | Case e perequazione i temi principali trattati nel convegno presso la sala consiliare.
di Giovanni Desideri
Il problema dei prezzi delle case (affitto e acquisto) e lo strumento della perequazione urbanistica sono stati i principali temi emersi durante il convegno "Dal "Piano Idea" al "Piano Regolatore Generale". Criteri e strumenti per attuare gli obiettivi espressi dalla città", svoltosi nel corso dell'intera mattinata di sabato 27 marzo (dalle 9,45 per quattro ore) presso la sala consiliare del Comune di San Benedetto del Tronto. Il convegno è stato moderato dal presidente del Consiglio Giorgio De Vecchis.
Tre relatori assenti: il prof. Franco Panzini ("Il sistema degli spazi verdi nel progetto della città", intervento tenuto dalla sola collega Angela Magionami, anziché dai due congiuntamente come previsto), il prof. Giacomo Borruso (preside della Facoltà di Architettura dell'Università di Trieste) e la dirigente del Servizio Pianificazione del Comune di Reggio Emilia Anna Campeol.
Presente un folto pubblico di cittadini, addetti ai lavori e politici. Tra questi il senatore Amedeo Ciccanti, che ha espresso grande appoggio per il Piano Regolatore in discussione e per l'operato dell'assessore Sestri. Ciccanti ha inoltre ricordato la sua esperienza come sindaco di Ascoli e auspicato la creazione di una "città-territorio", attraverso la creazione di una rete tra i Comuni piceni.
"Arrivare all'approvazione del Prg, ha detto il sindaco Martinelli in apertura di mattinata, è un obiettivo per tutti noi. Per il bene di questa città non possono esserci divisioni con le forze politiche o le associazioni sul Piano Regolatore. La nostra scelta di approvare prima il "Piano Idea" ha favorito la partecipazione e la trasparenza".
Il problema abitativo è emerso nel corso degli interventi del prof. Giorgio Bellagamba (incaricato della redazione del Prg) e della sua collaboratrice, la prof.ssa Luisa De Biasio Calimani. Ma è stato anche ripreso in alcuni interventi del dibattito conclusivo: quelli del consigliere regionale dei Verdi Pietro D'Angelo e dell'assessore alle politiche sociali Nazareno Pompei ("a San Benedetto non ci sono quartieri privi di servizi. Il nostro Piano Regolatore accoglie gli interessi legittimi e punta sull'edilizia convenzionata e la viabilità, a partire dalla circonvallazione collinare").
Il prof. Bellagamba ha illustrato le linee-guida del documento che sta redigendo: il ruolo di San Benedetto sulla costa e nel Piceno ("senza sottrarre ad altri Comuni le funzioni che essi possono utilmente svolgere"), la sostenibilità del Piano ("le risorse del territorio non vanno sprecate: il sistema delle acque, il paesaggio urbano, quello agrario, la sua identità storica"), la Sentina e il parco archeologico ("possibilità eccezionali, finanziabili con fondi europei"). Infine l'equità del Piano Regolatore ("perché non sia un grosso affare per qualcuno, a danno della città") e appunto il tema della casa: Bellagamba ha parlato di zone di residenza "anche con interventi sostenuti dal Comune, per favorire locazioni con canoni controllati".
La Calimani ha insistito sull'idea di "comunità urbana" e di integrazione tra le diverse zone della città, prima di riprendere il tema dell'abitazione: "i giovani non possono permettersi di locare o comprare casa e di programmare il loro futuro. Nel Piano cerchiamo di affrontare questo problema". Apprezzamento su questo da parte di D'Angelo, che ha però messo in guardia dalla creazione di "ghetti" ("come Monticelli ad Ascoli, dove vivono persone ghettizzate").
L'altro tema è emerso sin dall'intervento dell'assessore all'urbanistica del Comune di San Benedetto Leso Sestri che ha parlato della maggiore utilità del metodo perequativo rispetto alla previsione di costosi espropri nel Prg. "La negoziazione pubblico-privato deve avvenire con regole trasparenti, ha detto Sestri, per questo è necessario riaprire il dialogo con la città, eliminando il distacco profondo tra cittadini e amministrazione. Quest'ultima deve dotarsi sempre più di competenze negoziali".
Tema poi illustrato dal prof. Stefano Stanghellini (ordinario di Estimo allo Iuav di Venezia; "Perequazione urbanistica: criteri e regole di applicazione"), che ha parlato della maggiore efficacia della perequazione rispetto al metodo degli espropri, illustrandone i passaggi: la definizione dell'ambito di applicazione (tutta la città o solo alcune zone), l'individuazione dei terreni con caratteristiche analoghe (a tutti viene assicurato pari trattamento), la contrattazione pubblico-privato per la concessione dell'edificabilità in cambio di aree con verde e servizi. "L'idea principale di questo metodo, ha detto Stanghellini, è quella della sostenibilità: sociale, ambientale e istituzionale. La perequazione risolve il problema della fattibilità".
Apprezzatissimo l'intervento dello storico Gabriele Cavezzi ("Identità e storia dei luoghi nel progetto della città"), che ha preceduto la prof.ssa Roberta Angelini ("Qualità dei rapporti con i Comuni limitrofi ne quadro della provincia di Ascoli Piceno") e quello del prof. Francesco Canestrari ("Sistema della mobilità per la qualità della città"). Quest'ultimo ha parlato tra le altre cose della necessità di incentivare il trasporto pubblico, sfruttando l'area della stazione come punto nevralgico del trasporto su gomma, tale da incentivare di riflesso le Ferrovie dello Stato a non escludere ulteriormente San Benedetto come fermata per alcuni treni.
Durante il dibattito interventi di D'Angelo (sui presunti ritardi dell'amministrazione comunale di San Benedetto nell'utilizzazione di fondi regionali per la Sentina e sulla necessità di salvaguardare i vincoli urbanistici "per evitare scempi come il "saccheggio" del Monte della Croce"), di Dino Fazzini (Rifondazione Comunista: "grandi affaristi, palazzinari d'assalto e senza scrupoli puntano alle poche aree libere rimaste a San Benedetto: le zone Brancadoro, Laureati, ex tirassegno, Bollettini, Saladini"), di Nelson Sulpizi (presidente dell'Associazione Albergatori). Quest'ultimo ha invitato l'amministrazione ad approvare presto il nuovo Piano Regolatore "per interrompere l'emorragia di alberghi". Infine intervento polemico del verde Iaconi.
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27/03/2004
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