I dirigenti della Forcese, formazione che milita nel girone M di terza categoria, temevano sanzioni più gravi a proposito del dopo partita fra la compagine di casa ed i cugini rotellesi. Non perché si sentissero in colpa, tutt'altro.

Il derby era quanto mai sentito dalle due tifoserie in proiezione futura ed in particolare dal Rotella che ambisce ai play off. A dire il vero, la gara ha avuto qualche sussulto per alcune decisioni, del direttore di gara, non condivise pienamente dalla formazione di casa. 

Decisioni che hanno comportato l'espulsione di due giocatori locali che alla fine hanno condizionato il risultato finale. Non tanto per l'allontanamento dal rettangolo di gioco del giocatore Confaloni, quanto per quella di Matè comminata a gara quasi conclusa. 

Il caso ha voluto che dalla punizione, a favore degli ospiti, è arrivato il pareggio che ha suscitato le proteste dei tifosi di casa.

Di qui i fatti che sono sfociati poi, in tafferugli, non gravi per fortuna e che ha visto coinvolto il direttore di gara. Stando alla versione dei due giocatori, questi giurano di non sentirsi in colpa (il primo sollecitato a portare fuori campo un giocatore infortunato e che giustamente si rifiutava l'altro, invece, espulso per aver strattonato un avversario).

Due episodi che hanno macchiato la direzione di gara dell'arbitro, ma che servono a far capire che bisogna essere più accorti prima di prendere delle decisioni. E' finita bene per fortuna di tutti: l'arbitro ha potuto lasciare, incolume, l'impianto sportivo.

Ai dirigenti forcese rimane il rammarico, a giusta ragione, per essere stati multati di 150,00 euro (per le esigue risorse finanziarie della società sono un grosso onere) e per la squalifica, per un turno, comminata ai due giocatori protagonisti, questa volta, senza volerlo.