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Letteratura e musica

Fermo | Un connubio favorito dal Conservatorio “Pergolesi” Teatro dell'Aquila, martedì 23 marzo 2004, ore 21

di Carmela Marani

Uno spettacolo in prima esecuzione assoluta, che è la summa delle altissime professionalità letterarie, compositive ed esecutive che il nostro territorio esprime, è quanto propone il Conservatorio Statale di Musica "Pergolesi" martedì 23 marzo prossimo alle ore 21 al Teatro Teatro (ingresso libero).

Si tratta di un melologo in otto parti con epilogo dal titolo "Otto pezzi di un poco di buono" per voce recitante con accompagnamento di flauto, sax, percussioni, clavicembalo, pianoforte e contrabbasso, diretti da Daniele Giulio Moles.

I testi sono tratti dal romanzo "Un poco di buono" (Edito dalla Rizzoli, 2002) dello scrittore-portalettere concittadino Angelo Ferracuti, musicati da compositori del fermano e docenti del Conservatorio di Fermo ed eseguiti da docenti e allievi dello stesso Istituto musicale, proponendo una possibile lettura in musica del libro.

Un esempio di valorizzazione di tanti talenti concretizzato per iniziativa del Direttore del Conservatorio Silvia Santarelli che in questo 25° anno dalla fondazione sta organizzando tantissime iniziative prestigiose.

Gli autori delle musiche sono: Fabrizio De Rossi Re, Roberta Silvestrini, Mario Pagotto, Fabio Agostini, Tonino Tesei, Guerrino Tamburrini, Andrea Strappa, Italo Vescovo, Rossano Corradetti.

Voce recitante Mauro Pierfederici e gli esecutori: Carlo Ipata (flauto), Lucy Derosier (sax), Roberto Bassani, Domenico Cellini, Francesca Santangelo e  Marco Pierini (percussioni), Pietro Antinori (chitarra),  Adriano Dallapè (clavicembalo), Alessandra Gentile e Fausto Bongelli (pianoforte), Carlo Pelliccione (contrabbasso),  diretti da Daniele Giulio Moles.

Il progetto prevede anche la realizzazione di un Compact Disc che sarà pubblicato dalle edizioni MAP di Milano.

Un poco di buono è la storia di Andrea, che inizia nel bianco avvolgente di una tempesta di neve e finisce nel rosso e nel baratro. È la storia di molti ragazzi, uomini e donne, è il percorso di un'espiazione, è il tentativo estremo di un ritorno a casa, al passato vissuto e a quello sofferto. L'eroina è uscita dalle sue vene dopo anni di autocontrollo e disciplina in comunità di recupero.


Info: 347.6529970

21/03/2004





        
  



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