Contributi per la famiglia: Rifondazione annuncia un ricorso al Tar a proposito di requisiti
San Benedetto del Tronto | Il bando relativo al 2003 consentirebbe un solo beneficio per ogni nucleo familiare, a prescindere dall'effettiva situazione di disagio
di Giovanni Desideri
La sezione di San Benedetto del Tronto di Rifondazione Comunista contesta un requisito inserito nel bando comunale per "interventi a favore della famiglia, anno 2003" e annuncia un ricorso al Tar delle Marche per chiederne l'abolizione. Il requisito contestato stabilisce che per poter beneficiare dei contributi (Legge Regionale n. 30/98 e successive modificazioni) "non si deve usufruire di altri contributi e/o prestazioni socio-assistenziali erogati dal Comune nell'anno 2003".
I termini della vicenda sono stati spiegati nel corso di una conferenza che si è svolta nella mattinata di martedì 2 marzo presso il Comune, dal segretario cittadino Ezio Vallorani, dal capogruppo in Consiglio comunale Settimio Capriotti e dagli iscritti Ferdinando Venieri e Paolo Virgili.
"Ci sono due leggi che disciplinano gi aiuti in favore della famiglia, ha detto Capriotti, una nazionale (la 431 del '98), relativa ai canoni di affitto, l'altra regionale (la 30 del '98), più generica, che comprende contributi per i libri scolastici, per il sostegno alle famiglie con componenti disabili, ed altri ancora. Il Governo nazionale continua a tagliare i trasferimenti alle Regioni, colpendo in particolare le politiche sociali. Solo dal 2003 al 2004 la riduzione è stata del 25%".
"La clausola inserita nel bando del Comune di San Benedetto per il 2003, prosegue Venieri, stabilisce di fatto che ogni nucleo familiare possa accedere ad un solo contributo, a prescindere dal fatto che alcune famiglie possano avere più diritti simultaneamente: al contributo per i libri, a quello per l'affitto, a quello per una persona disabile. Questo è profondamente ingiusto. Tanto più che nel 2004, per un ritardo nella disponibilità dei fondi, verranno pagati alcuni contributi per l'affitto relativi al 2002, che erano rimasti in sospeso e che verranno considerati "altro contributo e/o prestazione socio-assistenziale erogato dal Comune". In questo caso, oltre al ritardo, anche l'incompatibilità con altri contributi".
"È evidente la differenza nella gestione dei fondi tra San Benedetto e Grottammare, ha aggiunto Capriotti. Infatti, la delibera di Grottammare individua precisamente le tipologie di intervento che rientrano nella legge 30, dimostrando una perfetta conoscenza delle esigenze del territorio e impedendo al tempo stesso sovrapposizioni e incompatibilità rispetto alla legge 431".
Il segretario Vallorani ha annunciato un ricorso al Tar per l'annullamento del requisito in questione, dopo la presentazione di un ricorso al Comune da parte di un cittadino. Dice Vallorani: "riteniamo che l'Amministrazione di San Benedetto abbia dimostrato in questi ultimi anni scarsissima sensibilità verso le famiglie disagiate. Nel frattempo le richieste aumentano ogni anno, nonostante il fatto che ancora oggi alcuni evitino di presentare domanda, pur avendone i requisiti, per una forma di pudore sociale".
|
02/03/2004
Altri articoli di...
Le strade musicali dell'Ebraismo nel compendio cinematografico di David Krakauer

Una serata di emozioni e scoperte

Betto Liberati