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Cittadinanzattiva su procreazione medicalmente assistita: l'incertezza regna sovrana.

| ROMA - Dichiarazioni di Stefano Inglese, segretario nazionale del Tribunale per i diritti del malato-Cittadinanzattiva.

"L'incertezza tra operatori e cittadini regna sovrana. Ci preoccupano, in particolare, tre questioni. L'entrata in vigore delle nuove norme, innanzitutto, non è ancora stata accompagnata da indicazioni attuative in grado di dissipare dubbi e perplessità. Chi ha già intrapreso un ciclo di fecondazione assistita vorrebbe sapere che cosa cambia effettivamente da oggi, visto che gli stessi operatori oscillano tra interpretazioni restrittive e la tendenza ad applicare le norme precedenti. A parità di condizioni di partenza un cittadino riceve, a seconda dell'orientamento sposato dal centro, risposte diverse e disomogenee. 

Secondo elemento di preoccupazione, la composizione della Commissione che  - continua Inglese - annovera tra le sue fila una pletora di esperti, ma nessun rappresentante di organizzazioni di tutela, non tenendo conto di dubbi, disagi e disservizi segnalati dai cittadini che non possono essere affrontati con una prospettiva meramente tecnica.

Un problema ulteriore è rappresentato dalle norme che prevedono la trasmissione obbligatoria al Ministero della salute, da parte dei centri, delle informazioni sul numero degli embrioni prodotti e dei nominativi di coloro che hanno già fatto ricorso a tecniche di procreazione medicalmente assistita.

Come si metterà in pratica tutto ciò? Saranno ricontattate tutte le coppie interessate? Sarà richiesto loro un consenso esplicito? E cosa accadrà se questo dovesse essere negato? Ed è giusto cambiare le regole, per questioni così delicate, attraverso norme retroattive? Nei prossimi giorni - conclude Inglese - su queste stesse questioni, chiederemo, insieme ad altre organizzazioni impegnate nella difesa dei diritti dei cittadini, l'intervento del Garante della privacy."

11/03/2004





        
  



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