Manovre politiche in corso
Ascoli Piceno | Mancano pochi mesi per scegliere il candidato che assicurerà l'agognata vittoria.
di Alceo Spinozzi
Sono iniziate già da alcuni mesi le consultazioni fra i vari partiti di entrambi gli schieramenti per scegliere, con un consenso possibilmente condiviso, il candidato che assicurerà l'agognata vittoria. La CDL sostiene che mai come in questo momento storico ci sia la concreta possibilità di strappare l'amministrazione di Palazzo S.Filippo all'odiato nemico in quanto, succo e sostanza del ragionamento, il centro-destra governa nei tre maggiori centri della provincia. E' un dato di fatto inequivocabile ma che va sottoposto ad alcune osservazioni. Ad Ascoli nel '99 si afferma il sindaco Celani ma l'amministrazione viene ricordata per l'eccessiva litigiosità interna, i contrasti fra sindaco, assessori e partiti politici, destituzione di amministratori e via dicendo. Alcune iniziative sono risultate poco gradite ai cittadini come ad esempio il piano sosta per i residenti, il flusso viario per i commercianti i quali, non hanno ottenuto gli interventi richiesti per la difesa delle attività del centro.
I centri commerciali continuano ad aprire ed il centro storico continua a languire. Governare è sempre difficile, per carità, ma la cittadinanza va sempre salvaguardata. Un altro e non meno importante aspetto che peserà sulla scelta degli ascolani è la vicenda della muova provincia di Fermo con il dimezzamento del territorio. Sarà difficile perdonare proprio a questo governo nazionale il "merito" di aver istituito il nuovo Ente, dopo che altri lo avevano accantonato per anni. E proprio il nuovo coordinatore regionale di Forza Italia, il fermano Ceroni, è stato uno dei più agguerriti sostenitori della separazione territoriale. Comprendo il grido di dolore del consigliere Trenta ed il disagio che proverà nel chiedere ai suoi concittadini il consenso per il suo partito e per la CDL. D'altro canto, le mille iscrizioni in meno a F.I. su 1.100 ne sono già una seria, allarmante anticipazione.
Per quanto riguarda San Benedetto, tutti ricorderanno che nel 2001, in sede di prima votazione per le amministrative le tre liste di centro-sinistra ottennero, insieme, il 55,5% circa dei suffragi contro il 44,5% del centro-destra. Se poi a questo sommiamo le grandi difficoltà incontrate dall'amministrazione Martinelli nel governare, con giunte sfiduciate, assessori inquisiti e cacciati dall'esecutivo, sindaco tenuto sotto scacco fino a quando non ha ammorbidito la sua posizione assecondando "le giuste ragioni" di qualche spavaldo partito. C'è chi ha sostenuto che si è pagato lo scotto del noviziato, chi ha detto che c'è stato un periodo di rodaggio, altri hanno prodotte diverse giustificazioni. La gente non ha gradito affatto e non basteranno buoni propositi e i grandi lavori annunciati: l'elettore concede la fiducia a chi dimostra di meritarla, soprattutto quello che non è schierato. A Fermo, sempre nel 2001, mi sembra di ricordare che il centro-destra ottenne in prima consultazione circa il 35% dei consensi contro il 65% degli altri partiti di centro-sinistra. L'aver scelto la soluzione del conflitto anziché quella del negoziato ha prodotto, per il centro-sinistra, un risultato inimmaginabile alla vigilia.
L'aver consegnato l'amministrazione al sindaco Di Ruscio, ritengo che abbia fatto riflettere molti uomini politici che, probabilmente, avranno fatto dovuta ammenda degli errori commessi. Resta però il fatto che una larga maggioranza degli elettori fermani non è di centro-destra. Se poi a questo aggiungiamo che altri centri maggiori come, Porto Sant'Elpidio, Sant'Elpidio a mare, Porto San Giorgio e Grottammare, sono governati dal centro-sinistra, il cerchio si chiude. Sento di esprimere una opinione condivisa se sostengo che una larga maggioranza degli elettori della provincia di Ascoli Piceno non è di centro-destra. Vorrei chiudere questo mio intervento facendo sinceri apprezzamenti a Remigio Ceroni, uomo di antica furbizia politica, che con una mossa da consumato stratega intende liberarsi di un personaggio "scomodo", tanto presuntuoso, quanto poco scaltro. Se riuscirà nell'intento di candidarlo, in entrambe le ipotesi, se ne sarà liberato.
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09/02/2004
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