La morte di Riccardo Rossi
Sant'Elpidio a Mare | Tempi lunghi per l'autopsia sul corpo del giovane
di Stefania Ceteroni
Lunedì a Casette è giorno di mercato ma stavolta nemmeno il sole d'agosto avrebbe potuto riscaldare gli animi di chi aveva un giornale tra le mani e scuoteva la testa davanti ad una tragedia consumata dopo una serata di divertimento.
Nel passare tra le bancherelle allestite, come sempre, in piazza, e nell'arrivare davanti all'ingresso del Bar Centrale un brivido attraversava la schiena soprattutto di chi era abituato a vedere entrare ed uscire da quel bar la povera vittima dell'aggressione di domenica mattina.
Quel Riccardo Rossi che è vivo più che mai nelle menti e nei cuori di chi lo ha conosciuto, di chi ha condiviso con lui momenti di divertimento, di chi lo seguiva in mountain bike ma anche di chi si limitava ad un saluto veloce incontrandolo per strada, magari riconoscendolo come il figlio di Rossi, il nipote di Rossi. Perchè la sua era una famiglia numerosa. Suo padre ha tanti fratelli, molti dei quali abitano in appartamenti racchiusi in una stessa abitazione.
Ecco, dunque, i tanti cugini, le cugine ed un largo giro di amici dovuto anche al fatto che i giovani Rossi sono molti ed anche piuttosto affiatati tra loro.
Proprio con due cugini Riccardo ha trascorso la sua ultima serata di divertimento.
Mentre tra le mura del piccolo centro elpidiense ci si chiede ancora il perchè di una morte così assurda, si allungano i tempi per sapere, con esattezza, quali sono state le cause della morte del giovane visto che l'ispezione cadaverica non è ancora stata effettuata e, a quanto pare, si prospettano tempi piuttosto lunghi.
Presto, dunque, per stabilire la data del rito funebre.
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09/02/2004
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