Vignoli: "la vendita delle scuole è l'alternativa all'aumento delle tasse"
San Benedetto del Tronto | L'assessore alle finanze interviene dopo le recenti polemiche dei cittadini del Paese Alto e del Ponterotto
di Giovanni Desideri
Dopo le proteste in Consiglio Comunale dei cittadini dei Quartieri Paese Alto e Ponterotto per la vendita delle rispettive scuole (in via Rossini e via Colle Ameno), l'assessore alle finanze Luca Vignoli (AN) interviene per spiegare le motivazioni del provvedimento adottato dall'Amministrazione di San Benedetto.
In una nota diffusa giovedì 5 febbraio, Vignoli scrive che "la dismissione di beni immobili è una modalità, praticata ormai da tante città in Italia, per reperire risorse per la realizzazione di opere pubbliche, senza chiedere soldi ai cittadini. (
) Prendiamo l'esempio della privatizzazione della farmacia comunale, operata da questa Amministrazione, sempre secondo la logica delle dismissioni: la farmacia è rimasta al suo posto e, senza mettere le mani nelle tasche dei cittadini, abbiamo 2.350.000 euro da investire per la costruzione della palestra dell'Agraria, per messa a norma della scuola Cappella e per iniziare la riqualificazione del Lungomare".
Vignoli ricorda inoltre che nuove scuole stanno per essere ultimate ("tra pochi mesi sarà pronta la nuova scuola in zona Paese Alto (costo 3 milioni di euro, compresi 400 mila per arredi e attrezzature) e si finanzierà la costruzione della nuova scuola Curzi (costo 3.100.000, arredi esclusi)"). E precisa che "ovviamente le vecchie scuole vengono dimesse dopo la realizzazione delle nuove".
Piccolo lapsus nel seguito: "una quantità di risorse enorme, che l'Amministrazione cerca di reperire nella maniera meno indolore possibile per i già difficili bilanci delle famiglie". Da intendersi, evidentemente, che l'Amministrazione cerca di reperire risorse in maniera quanto più possibile indolore.
Per finanziare le opere pubbliche, Vignoli pone l'alternativa tra vendita delle scuole e aumento delle tasse: "i cittadini di tutti i quartieri si dovrebbero porre il seguente interrogativo: "vogliamo ancora aumenti di tasse o le dismissioni?". La nostra Amministrazione Comunale sono tre anni consecutivi che riesce nel difficile compito di non aumentare le tasse, anche grazie alle dismissioni, e questo è un indiscutibile merito che ci va riconosciuto".
Infine, la condivisione delle richieste dei cittadini: "certo, l'esigenza manifestata di avere spazi pubblici di aggregazione ci lascia tutt'altro che indifferenti, tant'è che nel nuovo Piano Regolatore vogliamo siano previsti questi spazi in ogni quartiere; siamo comunque disponibili al confronto. Il 16 maggio dell'anno scorso partecipai ad un'assemblea pubblica del Quartiere Ponterotto, nella quale si convenne che la dismissione della scuola, riservando nella futura costruzione uno spazio per il quartiere, era una soluzione ragionevole".
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05/02/2004
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