Ciao pizza surgelata!...La «Foodinvest» si trasforma in Holding «Malavolta Corporate spa».
| TERAMO - Prevista la richiesta di mobilità per il personale in esubero dello stabilimento Foodinvest di Sant'Atto.
Si riconverte e riorganizza in holding, sviluppando l'agroalimentare e lasciando il prodotto che lo ha lanciato, la pizza surgelata, ormai in crisi, il gruppo industriale «Foodinvest» che occupa oggi 950 persone in otto stabilimenti e che, in dieci anni, ha aumentato di cinque volte il fatturato, passato da 40 a 200 milioni di euro.
Nasce la «Malavolta Corporate spa», i cui dettagli sono stati illustrati nella sala consiliare della Provincia di Teramo, dal managment del gruppo e dai componenti della famiglia Malavolta, Aristide Romano con i figli Mario, Romano junior e Andrea.
Due le società di sub-holding: la Foodinvest corporate spa, con sede a Teramo, capogruppo di tutte le attività industriali (otto stabilimenti di produziuone, 700 addetti e 135,5 milioni di euro di fatturato nel 2003) e la Distribuzione moderna spa, con sede a Roma, riferimento per le attività commerciali e diversificate (250 addetti e 59,5 milioni di euro di fatturato) nel campo dei servizi, dell'editoria, dello sport.
Il programma di riassetto societario prevede il disimpegno nel settore pizze, con richiesta di mobilità per il personale in esubero dello stabilimento Foodinvest di Sant'Atto (Teramo) con l'impegno attraverso alcune partnership con società interessate ad entrare nel business, di ricollocamento entro 24 mesi di tutto il personale.
La stima di fatturato previsto per il 2004, al netto di alcune operazioni di acquisizione e di investimento nelle Marche, è di 211,8 milioni di euro, che equivale al 9% in più.
L'occasione è stata utile al patron del gruppo, Aristide Romano Malavolta per annunciare anche l'importante contratto, dell'importo di 10 milioni di euro all'anno, concluso con la Nestlè Europa per la produzione e distribuzione sui mercati europei della merendina a marchio Nesquik e di un prodotto a marchio Weight Watchers in Inghilterra per la Heinz inglese.
«Il piano di razionalizzazione del gruppo - ha spiegato Aristide Romano Malavolta - prevede l'acquisizione dello stabilimento Copop di Porto d'Ascoli nell'ambito del completamento del progetto filiera ad integrazione di Marollo e della ex Surgela». Questa operazione (è stata fatta un'offerta di acquisto dello stabilimento di 10,5 milioni di euro) renderebbe il Gruppo Malavolta il più grosso produttore nazionale di prodotti agricoli surgelati
Nasce la «Malavolta Corporate spa», i cui dettagli sono stati illustrati nella sala consiliare della Provincia di Teramo, dal managment del gruppo e dai componenti della famiglia Malavolta, Aristide Romano con i figli Mario, Romano junior e Andrea.
Due le società di sub-holding: la Foodinvest corporate spa, con sede a Teramo, capogruppo di tutte le attività industriali (otto stabilimenti di produziuone, 700 addetti e 135,5 milioni di euro di fatturato nel 2003) e la Distribuzione moderna spa, con sede a Roma, riferimento per le attività commerciali e diversificate (250 addetti e 59,5 milioni di euro di fatturato) nel campo dei servizi, dell'editoria, dello sport.
Il programma di riassetto societario prevede il disimpegno nel settore pizze, con richiesta di mobilità per il personale in esubero dello stabilimento Foodinvest di Sant'Atto (Teramo) con l'impegno attraverso alcune partnership con società interessate ad entrare nel business, di ricollocamento entro 24 mesi di tutto il personale.
La stima di fatturato previsto per il 2004, al netto di alcune operazioni di acquisizione e di investimento nelle Marche, è di 211,8 milioni di euro, che equivale al 9% in più.
L'occasione è stata utile al patron del gruppo, Aristide Romano Malavolta per annunciare anche l'importante contratto, dell'importo di 10 milioni di euro all'anno, concluso con la Nestlè Europa per la produzione e distribuzione sui mercati europei della merendina a marchio Nesquik e di un prodotto a marchio Weight Watchers in Inghilterra per la Heinz inglese.
«Il piano di razionalizzazione del gruppo - ha spiegato Aristide Romano Malavolta - prevede l'acquisizione dello stabilimento Copop di Porto d'Ascoli nell'ambito del completamento del progetto filiera ad integrazione di Marollo e della ex Surgela». Questa operazione (è stata fatta un'offerta di acquisto dello stabilimento di 10,5 milioni di euro) renderebbe il Gruppo Malavolta il più grosso produttore nazionale di prodotti agricoli surgelati
|
05/02/2004
Altri articoli di...
ilq
Le strade musicali dell'Ebraismo nel compendio cinematografico di David Krakauer

David Krakauer
"The Big Picture"
Una serata di emozioni e scoperte

ASPIC Psicologia di San Benedetto del Tronto presenta il Centro Psiconutrizionale
Betto Liberati