Severini ed Aniello in coro: "Arbitraggio non all'altezza".
Grottammare | Allenatore e diesse del Grottammare analizzano la batosta di Orvieto puntando il dito sulla signora De Nitto, arbitro dell'incontro.
di Stefano Di Benedetto
Una sconfitta difficile da digerire. E questo in parte per le dimensioni del risultato finale (4 a 1 per l'Orvietana) ma soprattutto per come tale risultato è maturato. Sul banco degli imputati sale di diritto la signora De Nitto di Brindisi, arbitro della partita, colpevole di alcune decisioni che hanno condizionato non poco l'andamento dell'incontro: su tutte (e comunque non la sola) quella presa al 38' quando il Grottammare, in vantaggio di un gol, perdeva il centrocampista Traini, espulso per un'entrata decisa ai danni di un giocatore umbro.
"È stata una decisione a dir poco affrettata - dice il tecnico del Grottammare Severini - anche perché, durante la gara, ci sono stati molti falli simili a quello di Traini non sanzionati allo stesso modo dall'arbitro. Inoltre, sul 2 a 1 per l'Orvietana è stato annullato un gol a Maffei non si sa per quale motivo e, come se non bastasse, sul 3 a 1 è stato negato un rigore solare a Bollettini. Tutto ciò non ci assolve: abbiamo commesso degli errori gravi ma credo che, più di questi, siano state decisive alcune errate valutazioni arbitrali".
Sulla stessa lunghezza d'onda il diesse Pino Aniello: "Sono deluso, quella di domenica poteva essere la partita della svolta. Eravamo partiti benissimo riuscendo anche a passare in vantaggio: poi, è arrivata l'espulsione di Traini, ingenua e troppo severa allo stesso tempo. È stato un episodio determinante: da quel momento in poi, infatti, il peso del centrocampo, orfano anche di capitan Marcucci, gravava tutto sulle spalle di Pieroni che non poteva essere al meglio visto che tornava a giocare dal primo minuto dopo diversi mesi. Nella ripresa, inoltre, ci sono state altre situazioni in cui l'arbitro ha ribadito di essere incappata in una giornata storta. Al di là degli arbitraggi, quest'anno ci sta capitando troppo spesso di finire la gara in inferiorità numerica".
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04/02/2004
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