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Sentina: atteso a giorni il documento di indirizzo

San Benedetto del Tronto | La sua approvazione rappresenterebbe una svolta per la riqualificazione dell'area

di Giovanni Desideri

La "conferenza regionale per l'istituzione della riserva naturale della Sentina" (l'assemblea formata dalla Regione Marche, la Provincia di Ascoli Piceno e il Comune di San Benedetto del Tronto) potrebbe definire a giorni il documento di indirizzo, attualmente in fase di preparazione, relativo all'istituzione della riserva.

Dopo la riunione ad Ancona di giovedì 19 febbraio tra il dott. Francesco Ravaglia (dirigente dell'Ufficio Aree protette ed educazione ambientale della Regione Marche), l'assessore provinciale all'ambiente Marcaccio e il suo omologo al Comune di San Benedetto Latini, quest'ultimo ha illustrato alla giunta comunale i due punti di maggior rilievo della bozza di documento, nel corso della riunione di lunedì 23 febbraio.

Latini risponde anche al consigliere regionale dei Verdi Pietro D'Angelo, che aveva accusato l'Amministrazione di San Benedetto di essersi lasciata sfuggire negli ultimi anni consistenti fondi regionali per la riqualificazione della Sentina. "Apprezzo lo sforzo di D'Angelo in questi anni, dice Latini, ma l'allarme per il 2004 mi sembra eccessivo, visto l'intenso lavoro della conferenza. Questa volta non temo la perdita dei fondi regionali. Ma vorrei anche far notare che l'iniziativa di istituire la conferenza spettava alla Regione, in base alla Legge Regionale 15 del '94. E infatti la Regione ha indetto la conferenza il 12 di novembre, proprio per non far decadere i termini, essendo inserita la Sentina nel Piano Triennale delle Aree Protette 2001-2003".

Il primo punto illustrato alla giunta riguardava la perimetrazione della Sentina: "i confini degli ambiti di tutela", in gergo. L'area verrà infatti suddivisa in tre zone: una a "tutela integrale", per la conservazione e la riproduzione dell'avifauna, con vincolo naturalistico appunto integrale; una seconda zona "di protezione", in cui si possono fare interventi che non entrino in contrasto con la zona di tutela integrale; l'ultima zona, quella più ad ovest, detta "di promozione economica e sociale", dove sarà possibile realizzare tutto ciò che è permesso dai vigenti strumenti urbanistici, che non prevedono comunque nuova edificazione.

Il secondo punto riguardava invece la costituzione dell'organismo di gestione dell'area (il "Consiglio della riserva naturale della Sentina"): il criterio che è stato concordato da Regione, Provincia e Comune di San Benedetto è stato quello di favorire gli Enti Locali "istituzionalmente interessati", con un ruolo importante assegnato al Comune di San Benedetto.

Dice Latini: "l'organismo di gestione sarà un ente pubblico, non economico, senza scopo di lucro, preposto a servizi di pubblico interesse, composto da un presidente nominato dall'Amministrazione di San Benedetto sentita la Regione, un componente rappresentato dal sindaco di San Benedetto o da un suo delegato, un componente nominato dalla Provincia, un componente nominato dalla Regione e un componente nominato dal Comune di Ascoli, proprietario di circa 2/3 della Sentina. Il Comune di Ascoli è determinante per qualsiasi progetto venga deciso sull'area, a partire dalle ristrutturazioni".

"Nel testo, conclude l'assessore, si assegna un ruolo importante alle associazioni di protezione ambientale come la Legambiente e altre, che dispongono di grandi competenze e possono svolgere un importante ruolo, per esempio nella divulgazione delle tematiche ambientali. Queste associazioni non vengono inserite all'interno dell'ente di gestione, ma troveranno una collocazione all'interno della struttura".

24/02/2004





        
  



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