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Esternalizzazione ed appalti esterni dei servizi sanitari

Ascoli Piceno | La FP CGIL ritiene di contrastare soprattutto le finalità di tali strategie.

di Francesco Neroni*

Pur considerando nota la nostra posizione riteniamo opportuno, visti i cambi di diverse direzioni di zona, ribadire la contrarietà della FP CGIL in merito alla esternalizzazione dei servizi, con particolare riguardo a quelli sanitari rivolti alla persona. Negli ultimi anni il ricorso a tali forme ha determinato un proliferare di soggetti, non sempre con gestioni trasparenti, che hanno abbassato i livelli di qualità delle prestazioni e di garanzia per i lavoratori.

La FP CGIL ritiene di contrastare soprattutto le finalità di tali strategie, che mirano esclusivamente a ridurre il costo del lavoro con la conseguente riduzione dei diritti e delle tutele dei lavoratori, con l'inevitabile abbassamento della qualità dei servizi. Sappiamo cosa hanno determinato negli ultimi anni i continui blocchi di assunzione, imposti dalle leggi finanziarie dei governi centrali. Tuttavia, pur di garantire i servizi pubblici ai cittadini, siamo disponibili a discutere e valutare eventuali cessioni all'esterno di attività tecnico economali o di pulizia, dopo aver avuto le sufficienti garanzie di qualità del servizio erogato e la certezza del rispetto dei diritti contrattuali dei lavoratori assunti.

Non siamo mai stati e mai saremo disponibili ad accettare esternalizzazioni di servizi sanitari che, per loro natura, sono rivolti direttamente alla persona malata. Riteniamo che questi servizi debbano assolutamente rimanere a gestione diretta da parte del servizio pubblico, tolti dal mercato privato e da una pur minima speculazione economica; pertanto, dove questo è avvenuto, si deve produrre il massimo sforzo per tornare indietro.

Cosi come riteniamo assolutamente da respingere a da contrastare forme miste di gestione, con la presenza nello stesso servizio, di lavoratori che svolgono lo stesso tipo di lavoro in condizioni contrattuali diverse, prefigurando nella quasi totalità dei casi una vera e propria "intermediazione di mano d'opera". La FP CGIL ritiene queste condizioni inaccettabili, si attiverà fermamente e costantemente per contrastare qualunque percorso venga proposto, coinvolgendo operatori e cittadini utenti.

*Segretario provinciale FP CGIL

23/02/2004





        
  



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