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Bonifica Raffineria API.

| ANCONA - Dichiarazione dell'assessore all'Ambiente, Marco Amagliani.

 "Le situazioni che stanno emergendo nell'ambito della messa in sicurezza della Raffineria API di Falconara sono il risultato della stretta collaborazione tra NOE (Nucleo operativo ecologico dei Carabinieri) e ARPAM (Agenzia regionale per la protezione ambientale delle Marche) su incarico della Magistratura.

L'ARPAM, strumento tecnico della Regione Marche, fin dal primo momento ha svolto sistematici controlli che hanno portato frequentemente, anche in collaborazione con il NOE, a evidenziare e segnalare, alla Magistratura, situazione di pericolo e di non conformità normativa.

I controlli sono stati effettuati sia quando la bonifica era di competenza diretta del Comune di Falconara, sia quando il sito, divenuto con decreto ministeriale "di interesse nazionale", è passato al Ministero dell'Ambiente.

Il generale miglioramento ambientale, relativamente al prodotto idrocarburico in galleggiamento sulla falda, rilevato dalle recenti verifiche dell'ARPAM, non fa venir meno quell'azione di controllo, che ha portato, ad esempio, alla non validazione, da parte della Regione, dei risultati del piano di caratterizzazione I° fase trasmessi dalla ditta API.

L'Assessorato, nel rimanere in attesa degli esiti della Magistratura sui responsabili e sulle cause delle situazioni evidenziate, continuerà, attraverso l'ARPAM e, ove necessario, intensificherà quell'azione di controllo nella messa in sicurezza d'emergenza e bonifica della Raffineria API.

Vi è il preciso input, da parte dell'Assessorato all'Ambiente all'ARPAM, di svolgere tutte le azioni necessarie per aumentare i livelli di conoscenza, per le necessarie azioni di vigilanza, per i controlli analitici e di campo che permettono di seguire nel tempo qualsiasi variazione dello stato di contaminazione del suolo, sottosuolo, acque superficiali e sotterranee e la loro estensione territoriale, segnalando al Ministero dell'Ambiente – responsabile del procedimento – ogni utile informazione per raggiungere al più presto l'obiettivo della bonifica integrale.

Per questo obiettivo, oggi concretamente realizzabile, occorre profondere l'impegno di tutti gli Enti, evitando sterili polemiche, smaccatamente politiche, relative a decisioni assunte che ovviamente non afferiscono alle vicende attuali, ma anzi, al contrario, rendono possibile un controllo costante che mai prima d'ora era stato possibile".

19/02/2004





        
  



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