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"La porti un bacione a Firenze"

| FIRENZE - Considerazioni semiserie sulle gesta dolciamare dell'Ascoli Calcio

di Federica Poli

Questa volta mi scuso con i miei lettori perché, purtroppo, (per fortuna visto il risultato) non ho potuto assistere all'incontro di calcio Como-Ascoli perso dai nostri per 2 reti a 1 (Actarus Pià ). Partita dominata dai bianconeri che, inspiegabilmente, escono sconfitti.

E' colpa mia!

Pare che abbiano comunicato alla squadra alla fine del primo tempo la mia assenza e i miei eroi si siano talmente demoralizzati che le due pappine dell'inguardabile Como sono state una liberazione.

Ragazzi proprio ora vi mettete a fare i gelosi? Vabbè venerdì vengo a Pescara e guai a voi se mi deludete!

Dove sono andata? Curiosoni!

Conquistata da manie di protagonismo ho deciso che questa settimana mi sarei improvvisata osservatore di giovani talenti. Così, presi armi ( il mio inseparabile taccuino) e bagagli (tre valige per due giorni) e mi sono diretta in un campo di serie B. Quale miglior piazza se non quella di Firenze? Devo dire la verità che la scelta è caduta più sulla città anche perché San Valentino sul Ponte Vecchio (col lancio della dolce metà in acqua) si presentava già irrinunciabile.

L'Artemio Franchi è senza dubbio uno spettacolo. Molto di meno scenografica è la Fiorentina di Cejas (non sembra neppure quello partito trionfalmente da Ascoli), Trilogy Savini (purtroppo infortunato) e Fontana (molto in ombra). Prima segna il Vicenza e, caso strano, ai viola l'arbitro Cruciani (un amico per noi ascolani) concede un rigorino niente male. Panzettino Riganò trasforma e tutto si ferma qui.

Conclusa la mia carriera - lampo di osservatrice per "apatia manifesta"; in confidenza vi dico che  "veder giocare il Picchio è tutta un'altra cosa!"

16/02/2004





        
  



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