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Polveri sottili: il consigliere Settimio Capriotti attacca l'assessore Latini

San Benedetto del Tronto | Al centro della polemica le strategie per ridurre l'inquinamento da traffico automobilistico

di Giovanni Desideri

Inquinamento dell'aria rilevato in maniera inattendibile (specie per quanto riguarda le "polveri sottili"), eccesso di trasporto privato e gravi carenze in quello pubblico: è la preoccupante situazione ambientale della città di San Benedetto secondo il consigliere comunale Settimio Capriotti (Rifondazione Comunista), che da questo trae spunto per rivolgere alcune accuse all'assessore all'ambiente Latini.

L'assessore non ritiene responsabile il traffico stradale per l'eccesso di polveri sottili nell'aria: la causa principale sarebbero gli scarichi del riscaldamento domestico e di quello industriale, mentre al traffico stradale sarebbe imputabile "appena" il 25% delle polveri. E per contribuire a risolvere il problema del traffico cittadino Latini propone la costruzione di una bretella dal quartiere Ragnola ad Acquaviva.

Rilevazioni inattendibili. "Non sono contrario a tale bretella, risponde Capriotti, ma faccio intanto notare che la rilevazione dell'inquinamento dell'aria avviene in maniera del tutto inattendibile, perché alla centralina di via Battisti "sfuggono" i gas di scarico di tutti quei mezzi che proprio da Ragnola si dirigono ad Acquaviva e che quindi non attraversano piazza Battisti".

Eccesso di trasporto privato. "Dati recenti, prosegue Capriotti, indicano che in Italia c'è una percentuale record di automobili per numero di abitanti: una ogni due, che formano inoltre il parco macchine più obsoleto d'Europa, insieme a quello della Grecia".

Carenze in quello pubblico. "In Italia abbiamo inoltre un record negativo nell'uso dei mezzi pubblici e credo che a San Benedetto tale record sia ancora più negativo rispetto alla media nazionale. Per fare alcuni esempi, è impensabile che non esista un collegamento con mezzi pubblici a disposizione dei lavoratori della zona industriale di Acquaviva: di fatto il trasporto pubblico non oltrepassa il quartiere Ponterotto. Persino gli studenti che abitano in zone come la Valle del Forno o Santa Lucia non possono usufruire di questo servizio. In due anni e mezzo questo argomento non è mai stato affrontato né dalle commissioni consiliari, né dal Consiglio comunale. Per non dire che ad oggi questa Amministrazione non ha realizzato un solo metro di pista ciclabile. I progetti della passata Amministrazione, che furono definiti "faraonici", sono oggi di estrema attualità, per esempio la metropolitana di superficie da Ascoli a Civitanova".

Provvedimenti regionali. "Le delibere della Giunta regionale n. 2257 del 23/12/02 e 1775 del 23/12/03, conclude Capriotti, contengono indicazioni per contrastare l'inquinamento da polveri sottili: bollino blu per le auto con emissioni in regola per poter circolare nel centro cittadino (già applicato a Fano e Pesaro), targhe alterne, blocco del traffico, rotatorie, semafori automatizzati, vie preferenziali, "parcheggi scambiatori" (dove si lascia l'automobile e si prendono bus navetta verso il centro), taxi collettivi, aumento delle zone pedonali e delle piste ciclabili, razionalizzazione degli orari scolastici, impiego di carburante ecologico e di speciali filtri per i gas di scarico sui mezzi pubblici (in corso di sperimentazione ad Ancona). La Regione ha persino stanziato 170 mila e 500 euro per i Comuni, per la progettazione e la realizzazione di parcheggi scambiatori. Nulla di tutto ciò è stato recepito a San Benedetto".

Le delibere regionali citate da Capriotti erano state oggetto di un accordo (firmato lo scorso 4 febbraio) tra la Regione e le quattro Province marchigiane. In base a tale accordo le Province si impegnavano a proporre ai 28 Comuni individuati nella delibera 1775 di adottare liberamente, nel 2004 e nel 2005, alcuni degli interventi citati sopra.

16/02/2004





        
  



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