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Celebrati i funerali di Riccardo

Sant'Elpidio a Mare | L'ultimo saluto al giovane ucciso dopo essere stato raggiunto da un colpo al volto

di Stefania Ceteroni

Casette d'Ete si è fermata per tributare a Riccardo un ultimo saluto. Il giovane, ucciso dopo aver accusato un violento colpo al volto, avrebbe compiuto 31 anni domenica 21 febbraio giorno in cui sarà celebrata una S. Messa in suo suffragio.

Il cortiele della chiesa SS. Redendore, dove è stato celebrato il funerale, è strapieno di amici, parenti e conoscenti che hanno sfidato il freddo per restargli accanto per l'ultima volta, e per accompagnarlo al cimitero di Cura Mostrapiedi.

"La vita è un dono che si apre ogni mattina ed ogni mattina bisogna ringraziare Dio per questo". Con queste parole il parroco don Gino ha aperto la sua omelia manifestando poi la volontà di pregare per Riccardo e per gli altri giovani di Casette "…che ogni tanto vedono il loro numero decimato – ha osservato dall'altare - Di una cosa sono certo: anche quando la vita è grigia, come in una giornata nuvolosa come questa, dietro le nuvole c'è sempre il sole".

"La vita è una traversata che da una riva, da questo mondo, ci porta all'altra. E' la vita eterna, al cospetto di Dio – ha proseguito – e per ognuno è una traversata che incontrerà grandi tempeste, vento contrario, difficoltà nel cammino. Difficoltà tali da fermare la nostra imbarcazione e anche affondare. Davanti a questi eventi oramai così frequenti, a morti così strane, così disastrose, umanamente viene da chiederci dove sia Dio… E' dove noi lo mettiamo. Ed il cammino, senza di lui, è impossibile. Dobbiamo essere noi a sceglierlo come nostro compagno di viaggio".

13/02/2004





        
  



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