"San Serafino abbandonata a se stessa"
Montegranaro | E' la denuncia del consigliere Beverati.
di Stefania Ceteroni
La Chiesa di San Serafino torna a far parlare di se. Stavolta ha attirato l'attenzione del capogruppo di Rifondazione Comunista, Giacomo Beverati, che ha preso carta e penna per rivolgersi alla Sovrintendenza e alla Curia Arcivescovile di Fermo.
La sua è una segnalazione legata alla conduzione del cantiere aperto per il restauro della stessa.
Beverati si riferisce anche a precedenti sollecitazioni che, osserva, non hanno avuto fino ad ora alcun riscontro.
"In primo luogo rilevo che l'accesso al cantiere non risulta interdetto, come dovrebbe a termini di legge, agli estranei alla conduzione del cantiere stesso, non essendo posta all'esterno alcuna segnalazione di divieto d'accesso. Al contrario, la porta principale dell'aula liturgica, sede del cantiere, resta sovente aperta e priva di sorveglianza. Ciò espone il patrimonio artistico della chiesa (pale d'altare, arredi sacri, suppellettili liturgiche, reliquie) al rischio di furti e di atti vandalici".
Ma Beverati va oltre.
"Osservo con sconcerto che l'interno della chiesa viene utilizzato come magazzino e rimessa del cantiere aperto per il rifacimento dei marciapiedi, operante al momento sul piazzale antistante il tempio, fatto questo ancora più grave dal momento che si tratta di lavori pubblici condotti dall'amministrazione comunale".
Una chiesa usata come deposito, libero accesso al suo interno, beni artistici senza alcuna protezione "Mi pare assai grave che uno dei monumenti più insigni di Montegranaro versi in un simile stato di degrado", conclude Beverati, sollecitando un intervento rapido ed un sollecito riscontro.
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13/02/2004
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