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Lucentini ha conquistato Bologna

Petritoli | Largo, ma non inatteso, il successo della mostra di pittura del Maestro Alceste Lucentini di Petritoli.

di Giancarlo Fabiani

L' allestimento della grande mostra del maestro Alceste Lucentini di Petritoli, presso la Galleria "Il Punto" in via San Felice 11 a Bologna, aperta al pubblico dal 31 gennaio al 9 febbraio scorsi, è motivo di una soddisfazione tutta particolare.

Ed ancora maggiore è il compiacimento per il successo, di critica e di pubblico, che ha contraddistinto tutti e dieci i giorni in cui le opere del maestro Lucentini sono state ammirate, scrutate, lette da diverse migliaia di visitatori.

Una stretta cooperazione, fra l'Assessorato alla Cultura del Comune di Petritoli ed alcuni operatori commerciali della zona, ha permesso di offrire al palato fine dei bolognesi, una esposizione d'eccezione.

Storici come Braudel ed il nostro Benedetto Croce, hanno sostenuto che una figura eminente, in qualsivoglia attività dello spirito o della politica, può essere valutata in tutto il suo significato soltanto in una prospettiva di più secoli: la patina del tempo smorza solo i colori troppo vivaci della cronaca per ridisegnare, in contorni precisi, quella che viene comunemente definita la dimensione storica.

Questa valutazione si applica anche alla pittura, dove peraltro l'interesse di una critica più specializzata ed il coinvolgimento di un pubblico di collezionisti, o soltanto più genericamente di intenditori, possono più rapidamente formulare un giudizio su un artista.

E' il caso di Alceste Lucentini nei confronti del quale la critica contemporanea ed il pubblico hanno formulato da tempo il giudizio netto, oramai consolidato, di trovarsi di fronte ad un artista di altissimo livello.

"Sono totalmente soddisfatto, dichiara il maestro con malcelata emozione, per il successo ottenuto a Bologna ed in particolare per gli ottimi apprezzamenti rivolti alle mie opere da critici di fama nazionale e da personaggi molto noti del mondo artistico bolognese e non".

 Alceste Lucentini si dedica alla pittura fin da giovanissimo, sotto la guida dello zio Renato, pittore e critico d'arte, si diploma all'Istituto d'Arte di Fermo e nel 1967 si trasferisce a Brescia come docente di Arte Applicata.

Nel periodo lombardo, mai sazio di nuove esperienze, si cimenta nell'Arte del restauro della pergamena e del libro antico, nella lavorazione del legno e dei metalli, nella stampa serigrafica.

Nel 1981, preso dalla nostalgia per la sua terra, lascia definitivamente la Lombardia per tornare al proprio paese e dedicarsi esclusivamente all'attività artistica. Libero e genuino nel colore, geniale nella composizione, Lucentini ritrova nella sua terra la più romantica espressione.

Ora non resta che raggiungerlo, nel suo studio in via San Marziale a Petritoli, per ammirare le sue opere.

12/02/2004





        
  



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