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Arriva la festa degli innamorati

| ROMA - Alcune storie che ruotano intorno a San Valentino.

di I papaboys

I papaboys raccontano la storia e come i riti pagani intorno all'amore, sono diventati cristiani, e come invece oggi vanno "ripaganizzandosi".
San Valentino è alle porte, festa degli innamorati, che nel corso degli anni ha sempre più assunto un aspetto consumistico, come altre ricorrenze religiose.  In realtà San Valentino è il patrono di una città Terni, come tutte le città hanno un santo del calendario che in maniera particolare le protegge, anche nei nei tempi più buoi della storia, rispetto a determinati eventi, infatti, riflettendo, si può dedurre che in quella determinata circostanza se non vi fosse stata l'intercessione di un santo o della Madonna, le cose sarebbero potute andare molto peggio. Terni ora vive un momento particolarmente problematico per la situazione che si è venuta a determinare tra gli operai delle Acciaierie, ben novecento dei quali rischiano il posto di lavoro. Dunque parlare di San Valentino acquista una duplice valenza.

Questo Santo nacque a Terni, chiamata all'epoca Interamna che vuole dire "tra le acque", per la presenza della cascata più alta d'Europa, Le Marmore, dove confluiscono due fiume: la Nera e i Velino, nell'anno 175 dopo Cristo. Valentino dedicò la sua vita alla comunità cristiana e in una città nei pressi di Roma, dove infuriavano le persecuzioni contro i seguaci di Gesù. Fu consacrato vescovo della città di Terni nel 197 dopo Cristo dal Papa San Feliciano. Valentino è considerato il patrono degli innamorati perché si narra che egli fu il primo religioso che celebrò l'unione tra un legionario pagano e una giovane cristiana. Quando l'imperatore Aureliano ordinò le persecuzioni contro i cristiani, San Valentino fu imprigionato e flagellato lungo la via Flaminia lontano dalla città per evitare tumulti e rappresaglie dei fedeli, e quindi fu martirizzato.

Si racconta anche che un giorno, Valentino, sentendo litigare due giovani fidanzati andò loro incontro tenendo in mano una splendida rosa; il santo, si rivolge ai due e dopo aver donato loro la rosa, sussurrò loro parole di riconciliazione, e questo pose fine alla lite tra i due. Il Santo dunque chiese loro di stringere il gambo della rosa e pregare affinché il loro amore restasse eterno. Poco tempo loro i due giovani tornarono da lui per ricevere il sacramento del matrimonio, il 14 di ogni mese, tornarono da lui per una benedizione. Successivamente la data fu ristretta solo al mese di febbraio, poiché in quel giorno del 273 dopo Cristo, il Santo fu martirizzato. E' nel V secolo che la Chiesa cattolica ha cercato di porre fine ad un rito popolare pagano (per la fertilità), quindi anche da questa circostanza prende origine la "festa degli innamorati". Fin dal quarto secolo, infatti, i romani pagani rendevano omaggio, con un singolare rito annuale, al "dio lupercus".

I nomi delle donne e degli uomini che "adoravano questo dio" venivano messi in un'urna e mescolati. Quindi un bambino sceglieva a caso alcune coppie che per un intero anno avrebbero vissuto in intimità affinché il "rito della fertilità" fosse concluso. L'anno successivo sarebbe poi nuovamente ricominciato con altre coppie. Determinati a mettere un termine a questa ottocentesca vecchia pratica pagana, i padri precursori della Chiesa hanno cercato un "santo degli innamorati" per sostituire il deleterio "Lepercus". Così trovarono in San Valentino un "candidato" probabile, vescovo martirizzato duecento anni prima. A Roma, nel 270 dopo Cristo, il vescovo Valentino fui invitato dall'imperatore ClaudioII e questi tentò di persuaderlo a interrompere questa strana iniziativa e di convertirsi al paganesimo. San Valentino, con dignità, rifiutò di rinunciare alla sua fede e, forse imprudentemente tentò di convertire Claudio II al Cristianesimo. Il 24 febbraio, 270, San Valentino fu lapidato e decapitato.

La storia, inoltre, racconta, che mentre Valentino era in prigione in attesa dell'esecuzione, sarebbe caduto nell'amore con la figlia cieca del guardiano, Asterius e che con la sua fede avesse ridato miracolosamente la vista alla fanciulla, e che in seguito, avesse firmato il seguente messaggio d'addio: "Dal vostro Valentino, una frase che visse lungamente anche dopo la morte del suo autore". Intorno alla figura di San Valentino ruotano che riguardano tutte episodi d'amore. Era amatissimo dalle popolazioni umbre. Alcuni suoi "discepoli" andarono a raccogliere il corpo, dopo la martirizzazione, che ancora oggi è conservato nella basilica a lui dedicata a Terni. Dopo molti anni e secoli, Valentino acquistò sempre maggiore importanza, tanto che viene conservata anche una lettera d'amore scritta alla moglie da Carlo di Orlèans, quando era prigioniero nella Torre di Londra, in occasione della festa di San Valentino. Vi né anche un'altra storia, la quale narra che Sabino, un giovane centurione romano, passeggiando per Terni, si innamorò di Terapia. I due volevano sposarsi ma i genitori di lei si opponevano. Per quale motivo? Sabino non era cristiano! Serapia convinse quindi Sabino ad andare al Catechismo da Valentino che accompagnò i due giovani innamorati nel tempo precedente al matrimonio.

Terapia, ad un certo punto si ammalò di tisi, poco prima del matrimonio. Sabino fu preso dalla disperazione. Allora Valentino andò al capezzale della fanciulla, mentre Sabino lo supplicava affinché non fosse separato da Terapia. Valentinò battezzò il giovane e lì unì in matrimonio. Mentre il Santo si lavava le mani per la benedizione, un sonno beatificante avvolse i due giovani. Nel corso degli anni, con la secolarizzazione lo sviluppo della società dei consumi, la festa di San Valentino, come d'altronde anche festività molto più importanti come il Natale e la Pasqua, si è andata ripaganizzando. I cristiani cattolici, magari, il 14 febbraio vanno a fare una visita in Balistica, ma la stragrande maggioranza delle coppie si limita a scambiarsi doni e a festeggiare al ristorante il loro amore.

Bisogna però rendersi conto che il primo datore d'amore è il Signore Gesù Cristo che ai cristiani infonde il suo Santo Spirito (spirito che rischia di spegnersi se non continuamente invocato come ricorda il Nuovo Testamento, nella Lettera ai Tessalonicesi, capitolo 5 versetto 19), senza la presenza del quale tutto diventa estremamente più difficile. Perché è in forza dello Spirito Santo che una coppia, sposata cristianamente riesce (purtroppo non sempre a causa prevalentemente della seduzione di diversi peccati, e debolezze di vario genere a cominciare dalla mancanza del perdono), e vivere unita per tutta la vita. Per questo non bisogna mai perdere (ma questo riguarda tutti i cristiani, sposati e non), l'occasione di invocare lo Spirito Santo.

12/02/2004





        
  



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