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L'assessore alla cultura Maroni non ci pensa priprio ad abbandonare la poltrona.

Porto San Giorgio | "Basta strumentalizzare Nassirya per queste cose spicciole" - ha commentato l'assessore Maroni alla richiesta dei consiglieri di opposizione di rassegnare le dimissioni dall'incarico.

di Alessio Carassai

I consiglieri di opposizione hanno scatenato una bella bomba politica con la manifestazione in favore della resistenza in Iraq, che l'assessore Giacomo Maroni avrebbe consentito all'inizio di dicembre. Sull'argomento l'interessato precisa che si trattava della volontà di dare massima espressione alle varie forme ideologiche e che non ci pensa a fatto a lsciare il suo incarico di assessore.

"Ci hanno fatto una richiesta - ha spiegato Giacomo Maroni - come molte altre che arrivano in comune. Abbiamo accattato per dare spazio ad ogni forma ideologica, non siamo certo in un clima di regime. Nei confronti delle dichiarazioni che mi vedrebbero come un rivoluzionario  posso rispondere che io arrivo da Rifondazione comunista e che tale appellativo in un certo senso può farmi anche piacere, anche sè possiedo un' idea diversa del rivoluzionario di quella che ricopro attualmente".

I consiglieri di opposizione però hanno particolarmente inistito sul fatto che consentendo tale incontro l'assessore avrebbe legittimato la strage di Nassirya, andando contro valori istituzionali.

"Non crederanno davvero che sia contento della strage di Nassirya - ha concluso Maroni - non mi va assolutamente che si strumentalizzi questa triste pagina di storia italiana per delle questioni così spicciole. Comunque prima di me ci sono molte altre persone che dovrebbero dimettersi, il consigliere Maria Lina Vitturini per le affermazioni fatte in Consiglio. Anche molti esponenti del Governo centrale per il loro modo di amministrare l'Italia".

01/02/2004





        
  



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